Continuamente in stampa dalla sua pubblicazione iniziale nel 1969, La Bibbia satanica di Anton Szandor LaVey (1930–1997) è il testo fondamentale per il movimento satanico contemporaneo. Scritto in uno stile avvincente e aforistico, La Bibbia satanica offre un’alternativa edonistica al cristianesimo tradizionale, enfatizzando l’indulgenza sull’astinenza, l’interesse personale razionale sul sacrificio altruistico e l’attività in questo mondo sui sogni di un’esistenza futura. Nella formulazione di LaVey, Satana non è un essere soprannaturale ma un principio umano, e il Satanismo un sistema di autorealizzazione basato sul pensiero positivo, l’azione orientata allo scopo e l’eliminazione del senso di colpa sessuale e altri ostacoli alla gratificazione personale. Sebbene sprezzante della moralità convenzionale, il Satanismo non è del tutto antinomico. LaVey istruisce i suoi lettori a “fare agli altri come fanno a te”, a rispettare i diritti degli altri e a proteggere i bambini e gli animali. La Bibbia satanica espone i precetti del satanismo e include istruzioni per rituali e invocazioni. Altre opere di LaVey includono The Compleat Witch (1971; ristampato nel 1989 come La strega satanica), un manuale di formazione sulla manipolazione erotica; I rituali satanici (1972), una raccolta di riti concepiti “per elevare il sé”; e due raccolte di saggi ed epigrammi. Esistono diverse organizzazioni devote al satanismo, in particolare la Chiesa di Satana, che LaVey ha fondato nel 1966. Ma l’appartenenza relativamente piccola a questi gruppi smentisce l’impatto molto più ampio La Bibbia satanica ha avuto come ispirazione per una serie di sottoculture giovanili.