Una compilazione canonica della Gallia meridionale, realizzata tra il 442 e il 506, da un sacerdote con tendenze riformatrici che godeva dei privilegi del suo ordine. Quindi questa non è una raccolta africana (4 ° Pseudo-Concilio di Cartagine in cui il Statuto sono menzionati nelle raccolte canoniche), né si tratta di una raccolta spagnola, opera di Cesario di Arles, e nemmeno di un’opera strettamente arlesiana. Il compilatore, se non l’autore, era probabilmente Gennadio di Marsiglia. La data più probabile è dal 476 al 485, gli ultimi anni del regno di Euric.
Il Statuto è noto a noi in una triplice tradizione: gallico, italiano e spagnolo (con interpolazioni). L’ordinamento tripartito e la successione dei canoni primitivi è stato conservato e indica che seguiva la hispana collectio. Comprende: (1) prologo (esame del candidato eletto all’episcopato e La professione di fede che distingue il Il xxix di Gennadio di Marsiglia); (2) canoni disciplinari (cc. 1–89) secondo il piano delle costituzioni apostoliche; (3) rituale delle ordinazioni e delle benedizioni delle persone succinto ma molto preciso (cc.90-102), secondo lo stile non romano occidentale e cosiddetto gallicano: vescovo, sacerdote, diacono, suddiacono, accolito, esorcista, lettore, facchino, salmista, vergini, vedove, coniugi. Il Statuto costituiscono un importante documento per il diritto canonico e la liturgia del V secolo nella chiesa gallo-romana. Si tratta di un’opera di riforma, il cui orientamento è ascetico, presbiterale e antidiaconale, indirizzata all’episcopato e al clero di Provenza. La sua presenza nelle raccolte canoniche ne assicurò l’ampia diffusione.
Bibliografia: cf arnold, Cesario di Arelate e la chiesa gallica del suo tempo (Lipsia 1894). b. boot, “The Ritual of Ordination in the Statuta ecclesiae antiqua”, Ricerca teologica antica e medievale 11 (1939) 223-241. fx da funk, “Analects”, Trimestrale teologico 693–696. un. malnory, “La Collection canonique des Statuta ecclesiae antiqua rapportée à son véritable d’autore, Saint Césaire, évêque d’Arles,” in Congresso Scientifico Internazionale dei Cattolici tenutosi a Parigi dall’8 al 13 aprile 1888, 2 v. (Parigi 1889) 2: 428-439; Saint Césaire, Vescovo di Arles (Parigi 1894). g. morin, “Gerarchia e liturgia nella Chiesa gallicana nel V secolo”, Revisione benedettina 8 (1891) 97-104. f. peters, “I pretesi 104 canoni del Concilio di Cartagine dell’anno 398”, in Rapporto del Terzo Congresso Scientifico Internazionale dei Cattolici tenutosi a Bruxelles dal 3 all’8 settembre 1894, 9 v. In 3 (Bruxelles 1895) 1: 220–231. jb thibaut, L’antica liturgia gallicana, la sua origine e la sua formazione in Provenza nel V e e VI e Secoli (Parigi 1929). vs. munier, Les prescritto vecchia chiesa (Parigi 1960), ed. Critica. di testi e studi; repr. nel Corpus 148A (Turnhout, Belgio 1963) 162–188.
[c. uccello]