Comunione, una federazione internazionale di riviste che ora include edizioni in Germania, Italia, Nord America, Francia, Croazia, Belgio, Spagna, Polonia, Brasile, Portogallo, Slovenia, Ungheria, Cile, Argentina e Repubblica Ceca, ha iniziato la pubblicazione nel 1972. In Alla fine degli anni ‘1960, Hans Urs von balthasar aveva progettato un piccolo libro di saggi di eminenti cattolici che avrebbe affrontato gli elementi essenziali della fede alla luce delle controversie seguite al Concilio Vaticano II. Quando divenne chiaro che un’antologia non sarebbe bastata, ma che era necessaria una conversazione continua con correnti diverse, si rivolse all’idea di un diario. La rivista iniziò a prendere forma concreta in una conversazione organizzata durante una sessione della Commissione Teologica Internazionale a Roma nel 1970, seguita da un secondo incontro a Parigi nel 1971. I teologi convocati per la prima conversazione furono Balthasar, H. de Lubac, L Bouyer, J. Medina, MJ Le Guillou e J. ratzinger. Balthasar è stato nominato padre del progetto comune con responsabilità speciale per la filiale tedesca. Le Guillou è stato accusato di responsabilità per i francesi. A causa della successiva malattia di Le Guillou, l’edizione francese fu ritardata. È quindi emerso un partner italiano, composto in parte da esponenti del movimento Comunione e Liberazione. comunione fu così lanciato finalmente nel 1972, con due edizioni, tedesca e italiana, seguite nel 1974 dalla nordamericana e dalla francese. Con l’aiuto e l’incoraggiamento dell’allora arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła, un gruppo di teologi polacchi alla fine ottenne il permesso del governo e fondò un’edizione circa dieci anni dopo nel 1983 e nel 1984.
Nelle parole di Balthasar, lo scopo di comunione è “negativamente: resistere a tutti i costi alla polarizzazione mortale provocata dal fervore dei tradizionalisti e modernisti allo stesso modo; positivamente: percepire la Chiesa come un comunione, una comunità che nasce dalla comunione con Cristo (“data dall’alto”); come un comunione permettendoci di condividere i nostri cuori, pensieri e benedizioni. “La rivista è di natura teologica, destinata a specialisti così come a tutti coloro che si occupano di questioni fondamentali della fede nel suo impegno con la cultura contemporanea. In linea con lo spirito incarnato nella titolo della recensione, gli editori hanno cercato fin dall’inizio di formare una comunità tra loro e i loro autori che procedesse sulla base di comunione. In Nord America, questo ha portato alla formazione di circoli di studio. Per lo stesso motivo, i redattori hanno scelto un’amministrazione federata anziché centralizzata per la revisione, tenendo conto della coincidenza di unità e differenza tra le molte aree linguistiche. Le diverse edizioni pubblicano frequentemente traduzioni dei reciproci articoli.
Bibliografia: h. urs von balthasar, “Communio: International Catholic Review”, comunione 19 (1992): 507–8 NC; “La Missione di Communio”, comunione 19 (1992): 509 NC. john paul ii, “Discorso al gruppo che rappresenta la rivista comunione,” comunione 19 (1992): 433–435. un. sicari, “Una riflessione sugli ideali di Communio”, comunione 16 (1989): 495-498. j. ratzinger, “comunione : Un programma,” comunione 19 (1992): 436-449.
[dl schindler]