Magnificat (cantico di maria)

Il canto di ringraziamento e di lode di Maria per il potente atto che Dio ha compiuto in lei e per la salvezza che è stata data a Israele (Lc 1.46–55) è chiamato Magnificat dopo la prima parola del suo testo latino. Il cantico, che è stato cantato dalla Beata Vergine Maria quando è stata accolta dalla cugina Elisabetta come la madre di Nostro Signore (Lc 1.46–55), si compone di tre parti. In 1.46-1.50 Maria, personificazione escatologica del suo popolo, canta lode a Dio suo Salvatore; in 1.51 a 1.53 ricorda ciò che Dio ha fatto per Israele, e in 1.54 a 1.55 canta il piano divino predetto in Abramo e perfezionato in se stessa. In Maria è stato fatto un nuovo inizio e un compimento.

Il Magnificat è usato nelle liturgie orientali in certi giorni nell’Ufficio mattutino, mentre nella Chiesa occidentale è stato, fin da molto presto, il cantico dei vespri (Vespri) nella tradizione cattolica, anglicana e luterana. Nei vespri solenni della tradizione cattolica, sono impressionanti le cerimonie che accompagnano il suo canto in coro, come l’incensazione dell’altare (come all’inizio della messa solenne). In ragione del suo uso quotidiano in epoca medievale, al Magnificat sono state associate numerose antifone, tra cui le notevoli o antifone della settimana precedente il Natale.

Bibliografia: rc tannehill, “Magnificat as Poem”, Journal of Biblical Literature 93 (1974) 263-275. f. macchie di pietra, “venerazione mariana nella musica”, in Manuale di studi mariani (Regensburg 1984) 622–663. re brown, “L’Annunciazione a Maria, la Visitazione e il Magnificat (Luca 1: 26–56)”, Culto 62 (1988) 249–259. rf taft, La liturgia delle ore in Oriente e in Occidente: le origini dell’ufficio divino e il suo significato per l’oggi, 2d rev. ed. (Collegeville, Minnesota 1993). g. guiver, Company of Voices: Daily Prayer and the People of God (New York 1988). pf bradshaw, Preghiera quotidiana nella Chiesa primitiva: studio dell’origine e del primo sviluppo dell’Ufficio divino (Londra 1981).

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