Di rosa, maria crocifissa, st.

Fondatrice delle ancelle della carità; b. Brescia, Italia, 6 novembre 1813; d. lì, 15 dicembre 1855. Era la sesta di nove figli di un ricco nobile e proprietario terriero che occupava incarichi importanti a Brescia. Dopo la morte della madre (1824), Paolina Francesca Maria (il suo nome al battesimo) fu affidata per la sua educazione alle Visitandine (1824–30). Poi ha preso in carico la casa di suo padre e ha sviluppato un talento per l’organizzazione e la supervisione. Il cattolicesimo attivo di suo padre la spinse a impegnarsi in una varietà di opere buone. Monsignor Faustino Pinzoni, arciprete della cattedrale di Brescia, che fu il suo direttore spirituale e in seguito cofondatore della sua congregazione, diede esplicito orientamento alle sue attività caritative. Durante una devastante epidemia di colera (1836), Paola e la sua compagna Gabriella Bornati conquistarono grande ammirazione prendendosi cura dei malati. A Paola, Brescia deve i suoi primi tre gruppi di scuole domenicali, la sua prima scuola per sordomuti, la sua prima casa per la riabilitazione delle ragazze, e anche l’emanazione di riforme per aiutare le donne indigenti, missioni popolari e diverse forme di spiritualità, catechesi, e aiuti materiali. Il suo principale risultato fu la fondazione nel 1840 della sua congregazione religiosa, inizialmente chiamata popolarmente Adoratrici Ospitali. Il suo tempestivo intervento con una folla ribelle salvò i gesuiti del Collegio di San Cristoforo, che si rifugiarono nella sua casa prima che il collegio fosse saccheggiato (1848). Quell’anno intervenne anche in difesa delle Figlie del Sacro Cuore e inviò le sue Ancelle ad assistere i feriti nella battaglia di Valeggio.

Nel 1849 si occupò di salvare l’ospedale di Brescia dalla distruzione da parte delle truppe austriache. Maria Crocifissa si recò a Roma nel 1850 e ottenne l’approvazione del governo del suo istituto. Fondamentale per la sua spiritualità era l’imitazione della vita dolorosa di Cristo; questo l’ha portata a una contemplazione infusa e l’ha ispirata con l’idea di aiutare i malati e i poveri, i membri addolorati della Chiesa di Cristo. La cappella della casa madre a Brescia è il suo luogo di sepoltura. Fu beatificata il 26 maggio 1940 e canonizzata il 12 giugno 1954.

Festa: 15 dicembre.

Bibliografia: s. cabibbo and m. modica, La santa dei Tomasi: storia di suor Maria Crocifissa (Turin 1989). l. fossati, Beata Maria Crocifissa Di Rosa (Brescia 1940). a. butler, The Lives of the Saints, ed. h. thurston and d. attwater (New York 1956) 4:566–569.

[l. fossati]