Bar, shlomo (1944–), cantante, compositore, batterista e flautista. Bar è nato in Marocco ed è arrivato in Israele all’età di sei anni. Nel 1977, in un contesto di disordini sociali e culturali in Israele, Bar fondò un piccolo ensemble che chiamò Ha-Breirah ha-T’ivit (“La selezione naturale”), il cui nome stesso alludeva alle tensioni prevalenti. Il suo primo gruppo comprendeva musicisti di diverse origini: un chitarrista americano, un violinista ebreo indiano e un ebreo di origine bokhariana come contrabbassista di origine israeliana. Hanno creato uno stile amalgamato, completamente nuovo, dominato dalla sua potente personalità. Bar sosteneva gli ideali artistici d’Oriente in senso lato, che erano in netta opposizione a quelli dell’Occidente. In contrasto con la complessità e la raffinatezza dell’architettura del suono – fiore all’occhiello dell’arte musicale occidentale – Bar ha posto la spontaneità al centro del suo lavoro, nelle improvvisazioni caratteristiche della musica orientale. Ha creato uno stile in cui ha integrato tradizioni musicali ampiamente divergenti, conferendo al suo lavoro un pervasivo spirito “orientale”. Rappresenta quindi un equilibrio tra pluralità stilistica e fusione stilistica. A partire dalla metà degli anni ‘1990, il gruppo si è evoluto e cambiato, così che la musica, come il gruppo, è arrivata a rappresentare una gamma molto più ampia di culture. Il gruppo ha fatto diversi tour, inclusi viaggi negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, e ha partecipato a vari festival musicali internazionali. Così, Bar e alcuni altri musicisti trasformarono l ‘”orientalizzazione” in un’ideologia cosciente, che rifletteva, nel campo della musica, l’aspirazione motivata culturalmente e politicamente a raggiungere uno status “separato ma uguale” per la cultura orientale in Israele.
[Amnon Shiloah (2nd ed.)]