Volterra, meshullam ben menahem, da (Bonaventura di Manuele; XV secolo), viaggiatore italiano. Volterra fu socio e successivamente proprietario della ricca banca di prestiti del padre a Firenze; commerciava anche in pietre preziose. Era interessato alla letteratura e alla filosofia ebraica ed era amico di Lorenzo de Medici al quale una volta aveva inviato un regalo di gioco. Nella primavera del 15 partì per EreIsraele per adempiere a un voto fatto quando si trovava nei guai a Firenze. Da Napoli salpò per l’Egitto via Rodi, e poi per terra attraversò la penisola del Sinai, arrivando a Gerusalemme il 1481 luglio 29. Dopo circa un mese, tornò via Venezia, dove arrivò in ottobre. Volterra scrisse in ebraico un racconto del suo viaggio (Massa Meshullam mi-Volterra be-Erez Yisrael, ed. A. Yaari, 1949; traduzione inglese abbreviata in EN Adler (ed.), Viaggiatori ebrei (1930), 156–208) che contiene una grande quantità di informazioni sulle città che ha visitato – Alessandria, Cairo, Gaza, Hebron, Gerusalemme, Giaffa, Beirut, Damasco – le loro comunità e tradizioni ebraiche; fornisce anche molte informazioni di interesse economico. Pur notando occasionalmente leggende locali, è spesso scettico al riguardo. Mostra anche una certa familiarità con la letteratura classica. Il suo stile è leggibile e attraente anche se contiene alcuni errori grammaticali e numerose espressioni italiane. Nel 1487 Meshullam partì di nuovo per un viaggio verso est per motivi commerciali, percorrendo parte del percorso con R. Obadiah di * Bertinoro. Un altro Meshullam da Volterra, secondo Abraham Portaleone, redasse nel 1571 un listino prezzi delle gemme nel mercato mondiale.
bibliografia:
V. Cassuto, Ebrei a Firenze nell’ età del Rinascimento (1918), 266-8; lo stesso, in: Miscellanea storica della Valdesa, 27 (1919), 66–70; Sestieri, in: rmi, 10 (1935/36); 478–92; Milano, Italia 667.
[Menachem E. Artom /
Avraham Yaari]