Thomas of sutton

Domenicano inglese e primo fra i primi difensori di San Tommaso d’Aquino a Oxford; b. vicino a Lincoln, c. 1250; d. c. 1315. Prima del suo ingresso nell’ordine era un collega del Merton College. Fu ordinato diacono da Walter Giffard, arcivescovo di York, il 20 settembre 1274. Il suo inizio come maestro fu probabilmente c. 1285

La carriera accademica e letteraria di Sutton si è estesa per circa 30 anni. Tra i suoi primi lavori ci sono il Il numero di moduli, dalla produzione di sostanziale e la domanda Se la forma nasce da qualcosa. Un breve lavoro polemico, La determinazione dei nemici e dei detrattori dei Predicatori deve anche essere assegnato a lui, così come tre sermoni predicati nel 1292 e 1293. Sutton completò anche i commentari di San Tommaso sul Perihermenias e Generazione e corruzione e ha scritto il file Domande sulla metafisica del libro. Il catalogo di Stams (inizio XIV secolo) gli attribuisce altre opere, ma queste sono o sconosciute o non identificate in modo definitivo.

Ma delle opere sicuramente autentiche, le quattro quodlibeta e il 36 questioni ordinarie or Contestato sono di gran lunga i più importanti. I primi due quodlibet e molti dei questioni ordinarie furono scritti dopo il 1287, come risulta chiaro dai riferimenti a Enrico di Gand; gli ultimi due quodlibet e almeno questioni ordinarie 27-35 appartengono al periodo tra il 1300 e il 1310, come risulta chiaro dai riferimenti a certe vedute di duns scotus [vedi J. Przezdziecki, “Thomas of Sutton’s Critique on the Doctrine of Univocity”, Un omaggio a Etienne Gilson (Milwaukee 1959) 190–192].

Dal punto di vista della dottrina, Tommaso di Sutton è uno dei più penetranti dei primi tomisti. Difende San Tommaso su un’ampia varietà di questioni contro molti avversari contemporanei, ma principalmente contro Enrico di Gand e Duns Scoto. E la sua difesa delle posizioni tomiste, soprattutto nel lungo Domande di ordinario è magistrale. Non cita spesso San Tommaso, perché preferisce sviluppare dottrine a modo suo, ma la fonte suprema della sua ispirazione sono gli scritti del grande Tommaso. Nelle sue mani il tomismo è un essere vivente, un patrimonio da preservare, sviluppare e trasmettere ai posteri.

Bibliografia: È. H. Gilson, Storia della filosofia cristiana nel Medioevo (New York 1955). fj roensch, Early Thomistic School (Dubuque 1964). wa hinnebusch, Primi predicatori inglesi dei frati (Roma 1951) 396–410. jj przezdziecki, “Selected Questions from the Writings of Thomas of Sutton, OP”, Nove pensatori medievali, ed. jr o’donnell (Toronto 1955) 309–378.

[jj przezdziecki]