Sar shalom ben boaz

Sar shalom ben boaz (dc 859 o 864 ce), gaon di Sura dall’838 all’848. Sar Shalom successe a * Kohen Ẓedek e gli successe * Natronai b. Hilai. La sua personalità riflette un individuo gentile, profondamente istruito, che esercitava un’autorità benigna e comprensiva. Il suo appello agli ebrei del tempo e la loro ammirazione per lui probabilmente spiegano il fatto che era il più prolifico scrittore di responsa del suo tempo, e ne esistono più di 100. Un gran numero si occupa principalmente di questioni relative alla preghiera, alle benedizioni e alla lettura della Torah; estratti delle sue opinioni erudite furono successivamente incorporati nel Seder*Amram Ga’on. I responsa di Sar Shalom rivelano un atteggiamento liberale nei confronti dei non ebrei: proibiva esplicitamente di trarre vantaggio, o in qualsiasi modo violare, i diritti di coloro che non erano correligionari, anche se secondo la lettera della legge poteva essere considerato lecito. Decise che anche se una donna avesse partecipato alla cerimonia di abluzione per la conversione contro la sua volontà, sarebbe stata considerata completamente ebrea, e il cibo, incluso il vino, servito da lei era consentito per l’uso.

Non ha mai assunto modi prepotenti con i suoi subordinati. In effetti, un tono generoso e conciliante si manifesta nelle sue epistole ai leader di comunità ebraiche anche di paesi lontani, che si sono rivolti a lui per chiarimenti religiosi su questioni diverse. Non ha mai adottato una visione dogmatica nelle sue decisioni; in genere presentava entrambi i lati di una disputa, spiegando le pratiche seguite ei punti di vista sostenuti dalle accademie sia di Sura che di Pumbedita, i grandi centri di apprendimento, e consentendo ai capi delle congregazioni di fare la propria scelta. Inoltre, ha ammonito le persone a non vincolarsi con regolamenti a cui sarebbe difficile aderire. Se avesse sentito che una comunità si era limitata da un voto che in seguito si è sentito incapace di rispettare, avrebbe usato l’autorità del suo ufficio per revocare tale giuramento. Spiega le ragioni delle sue decisioni in tono amabile e spesso scrive nelle sue responsa quanto preferirebbe che i suoi corrispondenti fossero in sua presenza per approfondite delucidazioni, per rendere la sua decisione accettabile per l’investigatore. Nella sua responsa Sar Shalom si occupa anche di alcuni aspetti geonici takkanot. Anche se di indole mite, puniva severamente una persona che ne colpiva un’altra, un uomo che maltrattava la moglie e una moglie colpevole di comportamento recalcitrante nei confronti del marito.

bibliografia:

RS Weinberg, in: Sinai, 65 (1969), 69–99; J. Mueller, Mafte’aḥ li-Teshuvot ha-Ge’onim (1891), 92-100; BM Lewin, Oẓar ha-Ge’onim, 1–12 (1928–43), indice; H. Tykocinski, Takkanot ha-Ge’onim, tr. di M. Havazelet (1959), 70, 99; S. Abramson, Ba-Merkazim u-va-Tefuẓot bi-Tekufat ha-Ge’onim (1965), 14; M. Havazelet, Ha-Rambam ve-ha-Ge’onim (1967), 155; Baron, Social2, indice.

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