Scrittore spirituale certosino; b. Chèvenoz (Alta Savoia), Francia, 1 agosto 1853; d. Calabria, Italia, 12 febbraio 1936. Fu ordinato ad Annecy nel 1877, divenne novizio a La Grande Chartreuse nel 1884 e prese i voti l’anno successivo. Fu coadiutore (cioè maestro ospite e consigliere spirituale) in diverse certose, divenne priore a Mougères nel 1901, ea Pleterjé (ora in Slovenia) nel 1911. Nel 1914 si ritirò a San Bruno in Calabria.
Dom Pollien era abituato a scrivere mentre meditava su ciò che aveva letto. Le Scritture e SS. Agostino, Tommaso d’Aquino e Francesco di Sales hanno fornito il suo materiale di lettura preferito, ma ha avuto la capacità di trovare ispirazione per una devota meditazione anche nei documenti giuridici. Le sue meditazioni scritte venivano talvolta date o prestate a coloro che andavano da lui per un consiglio, e in questo modo cominciarono a circolare in Europa, spesso in copie più o meno imprecise. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati, in alcuni casi a sua insaputa. Lui stesso non ha curato nessuno di questi scritti. Il suo Vita interiore semplificata [preferiva unificato ] e riportato alle sue fondamenta, edito da Joseph Tissot nel 1894, divenne un classico spirituale che contribuì notevolmente al rinnovamento della dottrina ascetica e mistica nel primo quarto del XX secolo.
Il suo voluminoso La pianta di Dio (cfr. Is 61.3) è il seguito di La vita interiore. Mentre la vie tratta principalmente i fondamenti “creazionali” razionali di quella vita, La pianta è una potente sintesi dell’intera vita cristiana per quanto riguarda l’unione mistica, trattando aspetti cristocentrici.
Bibliografia: Per un elenco delle opere di Pollien vedere f. di vendita pollien, La pianta di Dio (Firenze 1949). p. broutin, “The ‘Monastic Elevations’ of Dom Pollien”, Giornale di asceti e misticismo 34 (1963) 196–221, with extensive extracts. d. mondrone, “Un solitario della vita e della penna, Don Francesco Pollien,” La civiltà cattolica 104.4 (1953) 681–693, uno studio critico.
[b. du mosier]