Piviale e velo omerale

Il piviale è un mantello liturgico di forma semicircolare che arriva fino ai piedi; è allacciato al petto ma aperto sotto. In origine un cappuccio era attaccato alla schiena, ma nel XIV secolo uno scudo o un lembo decorato iniziò a sostituirlo.

Alcuni storici (vedi Leclercq) sostengono che il piviale fu adottato per l’uso nelle processioni dall’antico impermeabile civile, un più ampio lacerna or paenula. Tuttavia, la maggior parte degli studiosi è dell’opinione che il piviale sia entrato in uso liturgico intorno al IX secolo come adattamento del mantello del coro monastico dell’VIII secolo. Sembra che il piviale fosse originariamente a forma di campana e chiuso come la casula ma con aperture tagliate nella parte anteriore per consentire il passaggio di mani e braccia. Ben presto la parte anteriore del piviale fu completamente aperta e fissata semplicemente in alto. Alla fine dell’XI secolo era il paramento utilizzato per tutte le funzioni liturgiche tranne la Messa, ed era indossato non solo dall’officiante ma da tutto il clero nelle occasioni festive.

Non esiste una prescrizione rigida che il piviale sia fatto di seta, ma un materiale ricco è in armonia con l’uso solenne a cui è destinato il piviale. I tempi recenti sono stati testimoni di un ritorno ad attaccare un cappuccio alla schiena piuttosto che uno scudo, perché il primo è più dignitoso. Il piviale segue il colore della festa.

Il velo omerale (velo sulle spalle) è una sciarpa lunga da otto a nove piedi di lunghezza e da due a tre piedi di larghezza, indossata sopra il collo, le spalle e le braccia. Originariamente era conosciuto come sindon ed era usato già nel VII secolo per coprire le mani per riverenza quando si tenevano oggetti sacri durante le cerimonie liturgiche. Viene ancora utilizzato per questo scopo; ad esempio, il sacerdote tiene l’ostensorio con esso quando benedice le persone alla Benedizione. Il suo colore varia con la festa, ma il bianco è sempre usato alla Benedizione.

Bibliografia: h. leclercq ed e. mombert, Dizionario di archeologia e liturgia cristiana, ed. f. cabrol, h. leclercq e hi marrou, 15 v. (Parigi 1907–53) 3.1: 365–381. j. Wagner, Lessico per la teologia e la chiesa, ed. j. hofer e k. Rahner, 10 v. (2d, nuova edizione Freiburg 1957–65) 8: 567–568. j. braun, L’abito liturgico in Occidente e in Oriente (Friburgo 1907). e. vescovo, Liturgica historica (Oxford 1918; ristampa 1962) 260-275. m. righetti, Manuale di storia liturgica, 4 v. (Milano): v. 1 (2d ed. 1950) 1: 366.

[m. mccance]