Filosofo domenicano, teologo ed ebraista; b. Kaaden, Boemia, 1434; d. Eger, 1483. Nel 1481, su richiesta del re Matthias Corvinus, divenne rettore dell’Università di Budapest. Peter era un paladino del tomismo, difendendolo soprattutto contro i nominalisti. La sua principale opera teologica è scudo Thomistatum (1481); scrisse anche un commento ai Salmi e forse al Isagpge di Porfido e il Categorie di Aristotele. A causa della sua conoscenza delle lingue orientali, può essere considerato il capo ebraico del tardo medioevo. Cercava di convertire gli ebrei attraverso l’istruzione e la persuasione, ed era attivo in concorsi religiosi, pronunciando sermoni teologici. I rabbini, tuttavia, di solito erano riluttanti a impegnarsi in controversie. Degna di nota fu la sessione di sette giorni a Regensburg nel 1474. La sostanza di questo evento fu pubblicata come Ha lavorato contro i perfidi ebrei riguardo alle condizioni del vero Messia, Cristo o unto (1475). Nel 1477 Pietro ampliò quest’opera e la pubblicò in tedesco come La stella del Messia. Il Trattato è un raro incunabolo e forse il primo libro stampato in caratteri ebraici. Peter pubblicò anche un manuale o una grammatica ebraica, il primo prodotto in Europa da un cristiano.
Bibliografia: r. costruzione di crepe, Lessico per la teologia e la chiesa, ed. j. hofer e k. rahner (Friburgo 1957–65) 8: 372. b. walde, Ebraici cristiani in Germania alla fine del Medioevo (Münster 1916) 70–152; La letteratura tedesca del Medioevo, ed. w Stammler e k. langosch (Berlino-Lipsia 1933-55) 4: 130-134, 5: 1045.
[cfr. hinnebusch]