Nipote di Melania la Vecchia, erede e asceta; b. Roma, 383; d. Gerusalemme, 31 dicembre 439. Figlia di Valerio Publicola e Albina Ceionia, erede di grandi ricchezze, Melania a 14 anni fu costretta a sposare suo cugino Valerio Piniano. Dopo la morte prematura dei loro due bambini, convinse San Pinian a vivere nella continenza coniugale ea disporre delle loro ricchezze a favore dei poveri. Dopo la morte di suo padre (c. 405) e nonostante l’opposizione del Senato, degli agenti fiscali e dei suoi parenti, convertì la sua casa sulla via Appia in un ostello per pellegrini e iniziò la vendita delle sue vaste proprietà con il consenso dell’Imperatore Onorio. Con Pinian visitò paolino di nola (406) e, in fuga prima dell’invasione gotica da nord, si stabilì in Sicilia in compagnia di rufino d’aquileia. Quando morì (410), lei e Pinian visitarono il Nord Africa per sette anni, incontrarono augustino e alipio a Ippona e incoraggiarono la diffusione dei movimenti ascetici. Si stabilirono a Gerusalemme (417), fecero un pellegrinaggio tra i monaci egiziani e incontrarono Cirillo d’Alessandria. Dopo il ritorno a Gerusalemme, Melania fondò un convento per suore sul Monte. degli Ulivi (432) e un vicino monastero (436). Alla morte di Pinian (431), aumentò le sue attività penitenziali, visitò Costantinopoli (436) per convertire suo zio Volusiano e incontrò l’imperatrice Eudossia Atenaide, con la quale in seguito fece amicizia a Gerusalemme. La sua vita è stata scritta dal monaco Geronzio.
Festa: 31 dicembre.
Bibliografia: geronzio, La vita di Melania, la giovane, tr. ea clark (New York 1984). fx murphy, Lessico di teologia e chiesa, ed. j. hofer e k. Rahner, 10 v. (2d, nuova edizione Freiburg 1957–65) 7: 249–250; Tradizione, 5 (1947) 59-77. h. leclercq, Dizionario di archeologia e liturgia cristiana, ed. f. cabrol, h. leclercq e hi marrou, 15 v. (Parigi 1907–53) 11.1: 209–230. d. gorce, ed. e tr., Vita di Saint Mélanie (Fonti cristiane 90; 1962). t. spidlÍk, Melania la Giovane: la Benefattrice (Milano 1996).
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