Sacerdote, scrittore, editore, leader nel movimento liturgico; b. Wisconsin, 10 aprile 1920; d. New York City, 5 febbraio 1992. Cresciuta nel Minnesota, Hovda ha scoperto il vangelo sociale nel movimento giovanile metodista. Quando lasciò la scuola superiore era un membro del partito socialista e al college scoprì i collegamenti che si stavano facendo tra liturgia e giustizia sociale. Come obiettore di coscienza durante la seconda guerra mondiale conobbe il movimento operaio cattolico; prima della fine della guerra era entrato nella chiesa cattolica romana e frequentava il seminario di Collegeville, MN. Hovda è stata ordinata per la diocesi di Fargo e ha servito per dieci anni nelle parrocchie del North Dakota.
Attingendo alla sua esperienza pastorale e al suo interesse per il movimento liturgico, ha iniziato a pubblicare in Amen, Commonweal, Adorazione, e Arti liturgiche. Seguirono l’insegnamento e il ministero del campus. Nel 1965 Hovda iniziò tredici anni come redattore alla Liturgical Conference di Washington, DC. Le direzioni liturgiche, sociali ed ecumeniche della conferenza hanno rispecchiato il pensiero in via di sviluppo di Hovda. I suoi saggi mensili, pubblicati in Adorazione vivente e in molti libri, soprattutto Manuale di Celebrazione e Forte, amorevole e saggio, erano di fondamentale importanza per attuare le riforme del Vaticano II. Ambiente e arte nel culto cattolico, un documento del Comitato episcopale sulla liturgia, è stato scritto in gran parte da Hovda.
Negli anni ‘1980 Hovda viveva a New York, dove lavorava in parrocchia e parlava a lungo negli Stati Uniti. Ha continuato a scrivere nell’Amen Corner per il giornale Culto. Hovda era un esplicito sostenitore dell’ordinazione delle donne, dei diritti degli omosessuali e di una serie di cause che scaturivano dalla sua convinzione che l’elevata uguaglianza che i cristiani dovrebbero sperimentare alla tavola eucaristica è un modello per la loro unica politica, in chiesa e su. Fino alla sua morte, ha continuato a insistere in ogni forum sul fatto che la liturgia ispira ed esprime quegli apparenti opposti, la libertà umana e la solidarietà umana.
[g. huck]