Zaynab al-Ghazali al-Jabili (nata nel 1917) è l’eminente donna islamista dell’Egitto, una figura di spicco come conferenziera, insegnante e propagatrice dell’Islam che si definisce la “madre” dei Fratelli Musulmani. Dopo una breve parentesi nell’Unione femminista egiziana di Huda Sha˓rawi, si dimise e fondò l’Associazione delle donne musulmane (1936-1964). La sua educazione islamica ha plasmato la sua convinzione che un movimento laico e orientato all’Occidente per la liberazione delle donne non fosse adeguato per la società musulmana. Inoltre, sottolinea che i diritti delle donne musulmane erano interamente garantiti dall’Islam purché adempissero ai loro doveri di madri e coniugi.
Fino al 1945 ha rifiutato l’offerta di Hasan al-Banna di incorporare la sua organizzazione nei Fratelli Musulmani, ma ha affermato la sua disponibilità alla cooperazione. Questo rifiuto ha salvaguardato la sua indipendenza e posizione di leadership, prendendo in considerazione i modelli e le gerarchie patriarcali all’interno dei Fratelli Musulmani. Dopo il bando della Confraternita, prestò ad al-Banna il suo giuramento di fedeltà e si unì formalmente all’organizzazione nel 1948, diventando la forza trainante dietro il suo ristabilimento segreto.
La sua stessa organizzazione è stata bandita nel 1964. Durante gli arresti dei membri della Fratellanza è stata imprigionata e torturata. Sei anni dopo, nel 1971, è stata rilasciata. Le sue memorie dalla prigione l’hanno resa famosa, anche oltre i confini dell’Egitto.
Il fatto che la vita di Zaynab al-Ghazali come attivista religiosa sembri contraddire i doveri primari delle donne (come madri e coniugi) non dovrebbe in alcun modo sminuire il suo significato.