Il primo compagno di Sant’Ignazio di Loyola; b. Villaret, Savoia, 13 aprile 1506; d. Roma, 1 agosto 1546. Dopo i primi studi a Thônes e La Roche, nel 1525 si iscrisse al Collegio di Santa Barbara all’Università di Parigi. Qui incontrò e alloggiò con Francis Saverio. Nel 1528 Ignazio di Loyola arrivò a Parigi e si unì a Faber e Xavier in una salda e profonda amicizia. Il 30 maggio 1534 Faber fu ordinato sacerdote e il 15 agosto 1534 celebrò la Messa in cui Ignazio e il suo piccolo gruppo di amici giurarono povertà, castità e un viaggio in Terra Santa per lavorare tra i musulmani. Ha poi condiviso le esperienze del gruppo di Ignazio nell’Italia settentrionale e a Roma che hanno portato alla fondazione della Compagnia di Gesù (vedi gesuiti). Quando i loro piani per il lavoro missionario tra i musulmani furono bloccati nel 1537 dalla guerra turca, Faber si recò con Ignazio a Roma dove fu nominato professore di Scrittura alla Sapienza.
Nel 1540 Faber fu mandato da Paolo III a frequentare la Dieta di Worms e quella di Regensburg l’anno successivo. In queste conferenze Faber ha visto l’inutilità delle speranze di Carlo V di risolvere le differenze tra cattolici e protestanti in Germania attraverso la discussione e la negoziazione. Fu tra i primi a rispondere alla sfida del luteranesimo
promuovendo una vera riforma nella vita e nella disciplina dei cattolici, sia chierici che laici. Con la predicazione e la guida, specialmente mediante l’uso di Esercizi spirituali di Ignazio, determinò molte conversioni e instillò un nuovo spirito nella Chiesa renana, consentendo così a quella zona di resistere all’ulteriore diffusione del protestantesimo. Ha fondato la prima residenza dei gesuiti a Colonia e ha accolto Pietro Canisio nella Compagnia di Gesù. Le sue fatiche lo portarono anche in Belgio, Francia, Portogallo e Spagna. Dopo essere stato chiamato da Paolo III per assistere al Concilio di Trento, morì a Roma.
A causa della sua profonda conoscenza e gentile santità, Faber fu ricercato per il suo consiglio e molto stimato da Xavier e dai primi gesuiti. Il suo diario spirituale, il Memoriale, è un resoconto quotidiano per un lungo periodo dell’azione di Dio nella sua anima. Rivela una profonda raffinatezza spirituale, e anche la forza e il fascino del suo carattere che sono stati così importanti per il successo del suo lavoro. Fu beatificato il 5 settembre 1872.
Festa: 2 agosto (gesuiti).
Bibliografia: petrus faber, Scritti spirituali di Pierre Favre, “The Memoriale”, tr. ec murphy, “Selected Letters and Instructions”, tr. me palmer (Saint Louis, MO 1996). wv bangert, Nelle altre città (Westminster, Md. 1959), con bibliografia. p. faber, Memoriale, tr. m. de certeau (Collezione Christ 4; Parigi 1960). c. uccello estivo, Biblioteca della Compagnia di Gesù (Brussels-Paris 1890–1932) 4:1657–58; 9:583. Monumenti operaio della lettera Beata PF, memoriale ed elaborazione (Monumenta historica Societatis Jesu 15; 1914). jb kettenmeyer, “Records of the Cologne Kartäuserpriors Kalckbrenner over the sel. Peter Faber,” Società archivio storico 8 (1939) 86-102. jn tylenda, Gesuiti Santi e Martiri (2d ed. Chicago 1998) 241–45.
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