Un canonista medievale di origine gallese, data e luogo di nascita e morte sconosciuti. Fu uno dei principali professori a Bologna nel decennio precedente il IV Concilio Lateranense (1215); forse lui e il suo connazionale Gilbertus anglicus hanno concluso i loro giorni come domenicani. Sia decretista che decretalista, la sua raccolta di decretali suggerisce affiliazioni inglesi: potrebbe aver studiato o insegnato legge in Inghilterra prima del periodo bolognese o almeno potrebbe aver avuto qualche legame con Giovanni di Tynmouth e i suoi soci nelle scuole inglesi (vedi diritto canonico, storia di). Tancredi, nella prefazione del suo apparato al Compilatio vecchia terza; parla di lui semplicemente come un professore di inglese nelle scuole di Bologna. Le opere esistenti di Alanus sono: raccolta decrelalium (c. 1206), il cui registro critico è stato pubblicato da R. von Heckel (vedi bibliografia); apparato a Compilatio l’antico (dopo il 1207); lucida Compilatio secondo vecchio (poco dopo il 1210 o il 1212); e macchina DECRETORUM (legge naturale ). Alcuni hanno ritenuto che fosse l’autore di Compilatio centro storico; ma questo era decisamente joannes teutonicus.
L’apparato legge naturale è uno dei quattro grandi apparati di Graziano Decretum che apparve a Bologna tra il 1190 e il 1210. Una prima recensione risale al 1192 circa, una seconda a circa dieci anni dopo. Come ha mostrato Stickler (1959), le due recensioni differiscono dottrinalmente: mentre, ad esempio, Alanus originariamente era nella tradizione gelasiano-graziana dell’indipendenza giuridica dei poteri spirituali e secolari, si era spostato nel 1202 a una posizione teocratica. Tuttavia, sebbene alcuni considerino Alanus l’architetto di quelle dottrine curialiste della sovranità papale che alla fine si cristallizzarono nell’unam sanctam di Bonifacio VIII, stava semplicemente rispondendo a un vento che soffiava dal Summa di Huguccio (vedi chiesa e statale). Il Collezione Summa di Alanus è una delle tante raccolte sistematiche di decretali apparse in questo periodo. Una prima versione aveva un’appendice di 111 capitoli; in una seconda versione, quella “ricevuta” a Bologna, Alano inserì questi capitoli nel corpo della sua raccolta, distribuendo 412 decretali in 484 capitoli. Fatta eccezione per una divisione in sei libri invece dei classici cinque e alcune decretali aggiuntive, segue il layout della raccolta (1202–03) di Gilbertus Anglicus e sembra dovere qualcosa alle collezioni anglo-normanne. Con quello di Gilbertus, il Collezione Alan è la principale fonte da cui giovanni del Galles ha formato il suo Compilatio secondo vecchio (1210-12) dopo la pubblicazione del funzionario di Innocenzo III Compilatio vecchio terzo nel 1210 (vedi cinque raccolte di antichi).
Bibliografia: jf von schulte, La storia delle fonti e della letteratura del diritto canonico 1:84, 188-89. s. kuttner, Repertorio canonico 67-75, 316, 325, 346. r. von heckel, “Le raccolte di decretali di Gilbertus e Alanus secondo i manoscritti di Weingarten”, Journal of the Savigny Foundation for Legal History, Canon Department 29 (1940) 116–357. sono pignolo, Storia di Canon Latini v.1, strutture 231. s. kuttner, “The Collection of Alanus: A Concordance of Its Two Recensions”, Rivista di storia del diritto italiano 26-27 (1953-54) 39-55. sono pignolo, “Alanus Anglicus come difensore del papato monarchico”, Salesianum 21 (1959) 346-406; Lessico per la teologia e la chiesa 1: 265–66. “Bollettino dell’Istituto per la ricerca e lo studio sul diritto canonico medievale”, traditio 16 (1960) 557–58; 17 (1961) 534-36.
[le boyle]