Perlhefter, issachar behr ben judah moses (morto dopo il 1701), rabbino boemo. Nato a Praga, un membro della famiglia * Eybeschuetz, ha sposato Bella, la figlia di Jacob Perlhefter di Praga, di cui ha adottato il cognome. Si trasferirono a Vienna, ma dopo l’espulsione dei suoi ebrei nel 1670, andò ad Altdorf dove insegnò ebraico a Johann * Wagenseil, che era un professore lì. La moglie di Perlhefter, una donna di grande cultura, insegnò alla figlia di Wagenseil danza e musica. Perlhefter fu poi nominato rabbino di Mantova dove suo padre aveva precedentemente servito. Dopo sei anni Perlhefter fu costretto a lasciare, a seguito di una disputa su Mordecai di Eisenstadt, un seguace di * Shabbetai Ẓevi che Perlhefter inizialmente sostenne, ma successivamente smascherato quando i suoi inganni divennero noti. Perlhefter in seguito tornò nella sua città natale dove fu nominato Dayyan e scriba, una posizione precedentemente ricoperta da suo nonno. Perlhefter è l’autore di Ohel Yissakhar sulle leggi di sheḥitah, con una traduzione giudeo-tedesca (Wilhermsdorf, 1670); Ma’aseh Ḥoshen u-Ketoret (Praga, 1686), un estratto da Abraham b. David * Portaleone’s Shiltei ha-gibborim (Mantova, 1619) sull’archeologia: e Ba’er Heitev (Praga, 1699) sul Targum Jonathan al Pentateuco.
bibliografia:
D. Kaufmann, “L’ultima espulsione degli ebrei da Vienna e dalla Bassa Austria,” nel: Rapporto annuale della Scuola Nazionale Rabbinica di Budapest 1887–88 (1889), 201 ss.
[Louis Isaac Rabinowitz]