Docente di Teologia, Procuratore Generale dei Francescani a Roma, una delle figure più eminenti del Seicento nei dibattiti sull’Immacolata Concezione; b. 17; d. 1602. Era di origine spagnola e apparteneva alla Provincia Francescana dei Dodici Apostoli del Perù. Con l’aiuto della propria stampa nei Paesi Bassi ha potuto pubblicare i suoi copiosi scritti teologici. Tutto questo era incentrato sulla tradizione dell’Immacolata Concezione; è stato critico, dibattitore ed editore di raccolte di scritti su questo argomento. Alcune di queste compilation sono ancora di fondamentale interesse [confronta X. Le Bachelet, “Immaculée Conception”, Dictionnaire de théologie catholique, ed. un. vacant et al., 15 v. (Parigi 1903–50) 7: 1094]. Con il suo contributo la controversia entrò in un periodo decisivo. Un’altra fase della sua opera, meno studiata, è il suo contributo alla storia del suo ordine, con i suoi grandi Bullarium in dieci volumi e 16,000 documenti. Il indiculus e una bozza di essa è ben nota, ma l’opera principale è rimasta inedita e la sua attuale ubicazione è sconosciuta.
Bibliografia: per. eguiluz, “Fr. Pedro de Alva y Astorga, OFM, nelle controversie immacolate”, Verità e vita, 12 (1954) 247–272. “Padre Alva y Astorga e i loro scritti immacolati”, Archivio Iberoamericano, 15 (1955) 497–594. l. ceyssens, “Pedro de Alva y Astorga, OFM, e la sua macchina da stampa dell’Immacolata Concezione di Lovanio (1663–66)”, ibid., 11 (1951) 5-35.
[un. eguiluz]