William of sherwood (shyreswood)

Tesoriere della cattedrale di Lincoln da c. 1254 fino alla sua morte (dopo il 1267); da distinguersi da William de Monte, cancelliere di Lincoln († 1213) e Guglielmo di Durham († 1249), con entrambi i quali è stato spesso confuso. Non è dimostrato che insegnò a Pietro di Spagna (papa giovanni xxi) a Parigi, ma il suo Introduzione alla logica sono paragonabili per portata a quelli di Peter più famosi Summulae Logices; sembrano essere precedenti (prima metà del XIII secolo) e, come quelli di William syncategore-; portano una traccia di Parigi. Roger bacon lo considerava “molto più saggio” di Alberto Magno in merito la filosofia del comune, vale a dire, logica (Operazione. Il terzo 2). Nessun altro lavoro può essere certamente attribuito a William, ma M. Grabmann ha ipotizzato che i trattati L’insolubilibus, obblighi; e chiede opposti che seguono le prime due in Cod. Lat. Sono suoi anche 16617 della Bibliothèque Nationale. Questo corpus di opere, e anche la parte certa di esso, testimonia chiaramente che la logica medievale aveva già assunto la sua forma caratteristica alla metà del XIII secolo. W. e M. Kneale hanno discusso la teoria delle supposizioni di William in dettaglio e nel suo contesto storico.

Vedi anche: logica, storia di.

Bibliografia: m. grabmann, Le Introduzione in logicam di Wilhelm von Shryeswood in Resoconti dell’incontro dell’Accademia bavarese delle scienze a Monaco (Monaco di Baviera 1937) Heft 10. jr o’donnel, ed., “The Syncategoremata of William of Sherwood,” Studi medievali 3 (1944) 46–93. w. e m. Kneale, Lo sviluppo della logica (Oxford 1962).

[io. Tommaso]