Weiss, joseph g.

Weiss, joseph g. (1918–1969), ricercatore di Ḥasidismo e misticismo ebraico. Weiss è nato a Budapest, in Ungheria, da una * famiglia di neologi. Nel 1939 emigrò in Palestina e studiò letteratura ebraico-spagnola medievale presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Sotto l’influenza di Gershom * Scholem cambiò il suo campo di interesse verso il misticismo ebraico e si specializzò nelle dottrine di Rabbi * Naḥman di Bratslav. Nel 1951 è immigrato in Inghilterra. Ha studiato e insegnato a Oxford, Leeds, Manchester e Londra, dove rimase per il resto della sua vita. Dal 1959 Weiss fu a capo dell’Istituto di studi ebraici e, in seguito, anche professore all’University College di Londra, nonché redattore del Journal of Jewish Studies. Per tutta la vita Weiss mantenne una relazione stretta e complessa con il suo insegnante Gershom Scholem, ed era considerato da Scholem come uno dei suoi allievi più vicini e talentuosi. I risultati dei lavori di Weiss nel campo della ricerca del Ḥasidismo di Bratslav e del Movimento Ḥasidico in generale, pubblicati in molti articoli, furono innovativi e influenzati dalla sua personalità unica. Aveva una visione esistenziale della figura e delle dottrine del rabbino Naḥman (“Ha-Kushya be-Torat Rabbi Naḥman,” nel: Alei Ayin (1952)), che nel tempo si trasformò in analisi psicologica e mitologica (“Iyyunim bi-Tefisato ha-Aẓmit shel R. Nahman,” nel: Anguria (1958)). In questo articolo ha enfatizzato l’idea che tutti gli scritti di Rabbi Na especiallyman, specialmente le sue storie, siano in realtà un’autobiografia mitologica dello stesso Rabbi Naḥman, e le figure menzionate nei testi riflettono la sua tormentata personalità. Il lavoro di Weiss è stato raccolto dopo la sua morte in un volume ebraico Meḥkarim be-Ḥasidut Braslev (1974), ed. da M. Piekarz e in Studi di misticismo ebraico dell’Europa orientale (1985, 1997), ed. di D. Goldstein.

bibliografia:

G. Scholem, in: jjs, 20 (1969), 25-26; HH Ben Sasson, in: Sion, 34 (1969), 261–64; J. Katz, in: A. Rapoport-Albert (a cura di), Hasidism rivalutato (1996), 3–9; COSÌ Heller Wilensky, in: ibid., 10–41; J. Dan, in: Studi di misticismo ebraico e chassidismo dell’Europa orientale (1997), ix – xx

[Noam Zadoff (2a ed.)]