SCHOLEM (Shalom), GERSHOM GERHARD (1898–1982), il più importante studioso del misticismo ebraico e una figura imponente nella vita intellettuale ebraica. Nato da una famiglia assimilata a Berlino, è stato attratto in gioventù dal giudaismo e dal sionismo e ha studiato da solo i principali testi ebraici ebraici e la Kabbalah. Dopo aver completato un dottorato di ricerca. tesi nel 1923 in poi Sefer ha-Bahir, è arrivato in Israele e ha insegnato all’Università Ebraica, diventando il primo professore a dedicare tutti i suoi studi e insegnamento al tema del misticismo ebraico. Il suo risultato nel sondare tutte le fasi principali e gli scritti appartenenti a questo argomento è sbalorditivo. Nei tempi difficili degli anni ‘1920 e ‘1930, si recò in tutte le principali biblioteche europee e studiò sistematicamente tutti i manoscritti disponibili. Nel 1939 tenne una serie di conferenze a New York, che divennero la prima analisi completa degli aspetti storici e fenomenologici dell’intera gamma del misticismo ebraico: Principali tendenze nella mistica ebraica, che è anche il suo libro più influente e ampiamente letto. Uno dei capitoli di questo libro, che trattava della letteratura Heikhalot, è stato completato da una raccolta di studi stampati a New York, con il titolo Gnosticismo ebraico, misticismo della Merkabah e tradizione talmudica.
Basandosi sulla sua lettura dei manoscritti, ha pubblicato dalla metà degli anni ‘1920 una serie di articoli in ebraico in cui ha identificato molti manoscritti anonimi e, dal 1948, una serie di analisi sull’inizio della Kabbalah. Nella sua forma più elaborata, è apparso in inglese postumo come Origini della Kabbalah, tradotto da A. Arkush e curato da RZJ Werblowsky (1987).
Accanto a questi studi ha identificato, pubblicato e analizzato in dettaglio i principali documenti pertinenti allo shabbateismo e, nel 1957, ha pubblicato in ebraico la sintesi più importante degli aspetti storici e religiosi del movimento shabbateo durante la vita di * Shabbetai Ẓevi. Sedici anni dopo, la Princeton University Press ha prodotto una versione inglese ampliata di questo libro, Sabbatai Sevi, il Mistico Messia, tradotto da RJZ Werblowsky.
Dal 1948 Scholem partecipò stabilmente agli incontri di Eranos ad Ascona, in Svizzera, dove tenne conferenze e interagì con i maggiori studiosi di religione della sua generazione, come Carl G. Jung, Mircea Eliade e Henry Corbin. Le lezioni che tenne lì in tedesco furono stampate nei volumi di Annuario di Eranos e raccolti in due volumi tedeschi, tradotti in inglese da R. Manheim come Sulla Kabbalah e il suo simbolismo (1969) e Sulla forma mistica della divinità (1991), e in ebraico da Joseph ben Shlomo come Pirkei Yesod be-Havanat ha-Kabbalah u-Semaleha (1976). Questi studi rappresentano le articolazioni più importanti della fenomenologia della Kabbalah di Scholem, trattando questioni fondamentali nel misticismo ebraico. Nel 1972 ha formulato il suo ultimo riassunto della sua comprensione della Kabbalah nelle varie voci a cui ha contribuito Encyclopedia Judaica, che sono stati raccolti nel volume Kabbalah (1974).
I temi principali che rappresentano il suo pensiero sono l’emergere della Kabbalah in Europa a metà del XII secolo come risultato di una sintesi tra elementi gnostici e neoplatonici; l’aumento dell’interesse messianico tra i cabalisti dopo l’espulsione degli ebrei dalla Spagna; la reazione al trauma dell’espulsione nelle teorie dei cabalisti Safed, soprattutto quella lurianica; la diffusione di questo tipo di Cabala messianica tra un pubblico più ampio, che ha preparato la strada per l’emergere del movimento shabbateo e, ultimo ma non meno importante, l’ipotesi che l’ampia influenza del movimento shabbateo abbia avuto un impatto sull’emergere di tre principali religiosi sviluppi dal XVIII secolo: Ḥasidismo, illuminismo e riforma. Scholem era particolarmente interessato al messianismo e dedicò gran parte delle sue energie alla scrittura di studi fondamentali sull ‘”idea messianica” nel giudaismo in tutte le sue forme: vedere in particolare L’idea messianica nel giudaismo (New York, 1972). Un leit motiv nella sua scrittura è l’importanza delle forme di pensiero antinomiche, paradossali e dialettiche nella Kabbalah da un lato, e l’assenza di unione mistica nel misticismo ebraico, dall’altro.
Il suo profondo coinvolgimento nella vita intellettuale in Israele e nel mondo ebraico ha generato numerosi articoli, la maggior parte dei quali sono stati raccolti in tre volumi in ebraico editi da Abraham Shapira, e in alcuni in inglese.
Scholem fondò una scuola di studiosi a Gerusalemme che descrisse come storico-critico e diresse una serie di tesi di dottorato di rinomati studiosi come Isaiah Tishby, Efraim Gottlieb, Rivka Schatz-Uffenheimer, Meir Benayahu, Joseph ben Shlomo, Amos Perlmutter, Yehuda Liebes e Amos Goldreich. Il suo impatto su una lunga serie di studiosi e intellettuali israeliani e americani è stato enorme. Tra loro possiamo enumerare Zalman Shazar, SY Agnon, Isaac Baer, Nathan Rotenstreich, Chaim Wirszubski e RJZ Werblowsky; e in America, Harold Bloom, Robert Alter e Cynthia Ozick.
Scholem è stato ampiamente riconosciuto come il principale studioso in Judaica nel 20 ° secolo e ha ricevuto numerosi premi e titoli onorifici, tra i quali il Premio Israele, il Premio Bialik e il Premio Rothschild, ed è stato il capo dell’Accademia israeliana delle scienze e Studi umanistici.
Ha scritto un’autobiografia, Da Berlino a Gerusalemme, e corrispondeva a molte persone, tra cui Walter Benjamin. Diverse monografie sono state dedicate alla sua vita e al suo pensiero: ad esempio, David Biale, Gershom Scholem, Kabbalah e contro-storia (Cambridge, ma, 1979) e Joseph Dan, Gershom Scholem e la dimensione mistica della storia ebraica (New York-Londra, 1988).
La sua ricca biblioteca è indubbiamente la migliore nel campo del misticismo ebraico, ed è entrata a far parte della Biblioteca nazionale e universitaria ebraica, fungendo da risorsa importante per gli studi sul campo. Un catalogo ragionato della sua biblioteca è stato stampato in due volumi, a cura di Joseph Dan e Esther Liebes, La Biblioteca di Gershom Scholem sul misticismo ebraico (Gerusalemme, 1999).
[Moshe Idel (2a ed.)]