Rosa di viterbo, st.

Francescano di terzo ordine; b. Viterbo, italia, c. 1233; d. Viterbo, 6 marzo 1252. Sebbene siano rimasti pochi dettagli sulla vita di Rose, molto si può cogliere sia dall’ambiente in cui visse sia dai due separati, anonimi vitae scritto per avviare il processo della sua canonizzazione. Poco dopo la nascita di Rose, Viterbo si trovò socialmente e geograficamente al centro delle battaglie tra i sostenitori ghibellini dell’Imperatore Federico II ei fautori del papato. I frati mendicanti sono accreditati per aver difeso quest’ultima causa e predicare la lealtà al papato. Per combattere le influenze mendicanti, l’imperatore appoggiò e offrì protezione ai valdesi e agli umiliati. Questo dibattito si è fatto strada nelle strade e nelle piazze di Viterbo Vita I, scritta poco dopo la sua morte nel 1253, è la testimonianza più contemporanea dell’entità dell’impatto di Rose sulla sua comunità. Questo racconto agiografico rivela che Rose ha un’educazione pia. Intorno all’età di 11 anni, ha avuto una visione della Vergine Maria da qualche parte all’aperto, e quindi si è sentita chiamata a lodare Cristo pubblicamente ea piangere tristemente per le strade. Grazie alla sua visione, Rose guadagnò rapidamente seguaci e guidò processioni per le strade di Viterbo, croce alla mano, incoraggiando gli altri a unirsi a lei. Sebbene incompiuto, Vita I sottolinea la natura pubblica della sua predicazione, la sua pratica di vita virtuosa e il suo talento per

seguaci di disegno. Ha anche dimostrato la capacità di profetizzare.

Vita II è stato scritto per il processo di canonizzazione iniziato da papa Callisto III nel 1457. Questo secondo Vita sottolinea la natura pubblica del suo apostolato, che non era la norma per le donne in questo periodo storico. Viene sottolineata la sua capacità di predicare Cristo e il Buon Nuovo ogni giorno alle persone. Si infuria anche contro gli eretici che sostengono l’imperatore. Sebbene Rose fosse rinomata per le sue cure miracolose e le sue visioni profetiche, fu seguita grazie alla sua appassionata predicazione. Vita II espone anche la sua espulsione da Viterbo e saluta il suo trionfante ritorno dall’esilio all’adempimento della sua profezia sulla morte dell’imperatore. È chiaro che Rose ha avuto un ruolo importante nella difesa della Chiesa contro l’imperatore.

Festa: 4 settembre.

Bibliografia: d. pryds, “Proclamando la santità: Rosa di Viterbo”, in Predicatrici e profeti attraverso due millenni di storia cristiana (Berkeley 1998) 159–72. a. vacca, La Menta e la Croce (Roma 1982). j. weisenbeck e m. weisenbeck, “Rose of Viterbo: Preacher and Reconciler”, in Chiara d’Assisi: una donna medievale e moderna, Clare Centenary Series 8 (St. Bonaventure, NY 1996) 145–55.

[rd harshman]