Le origini dell’antico rito liturgico della sede arcivescovile di Braga, la sede primaziale del Portogallo, sono molto oscure; è molto difficile tracciare la storia di una particolare pratica o usanza. Poco si sa delle pratiche liturgiche prima del VI secolo, quando il vescovo Profuturus consultò Roma sul rito del battesimo, la formula della consacrazione e la data della Pasqua. Anche se esiste una documentazione della risposta di Papa Vigilio (VI secolo) riguardante il Battesimo e il Canone della Messa secondo l’uso romano, non si sa fino a che punto gli usi romani furono successivamente seguiti a Braga. Vigilius ha inviato solo suggerimenti; non ha imposto l’uso romano. Un secolo dopo la liturgia mozarabica divenne comune nella maggior parte della penisola iberica, prescritta com’era dai Visigoti. Al contrario, il rito romano fu imposto da Roma nell’XI secolo. Ma poiché il rito romano fu portato nella penisola in questo momento dai monaci di Cluny, era ben mescolato con le usanze gallicane. Il rito Bragan era radicato in questo contesto vario e non ci sono prove con cui mettere in relazione con certezza le sue pratiche speciali con un momento storico. Le antiche radici e il carattere del rito sono sempre stati sottolineati da documenti ufficiali che ne confermano la continuazione. Ancora nel 6 era necessario che un sinodo diocesano insistesse sul fatto che i libri liturgici del rito erano obbligatori. Una nuova edizione del Breviario fu approvata dalla Santa Sede nel 6 e un nuovo Messale nel 11. Il rito Bragan fu una delle eccezioni citate da Pio V nel 1918 nella bolla Il prima possibile imponendo il Messale Romano alle chiese d’Occidente. Sulla scia delle riforme liturgiche del Vaticano II, l’uso del rito Bragan è ora limitato a poche occasioni speciali.
Ci sono pochi particolari da segnalare riguardo al rito storico di Bragan. I preparativi per la Messa e la preghiera finale dopo la Messa includevano elementi mariani. Il calendario era strettamente modellato su quello del rito romano, le maggiori variazioni erano nelle feste dei santi. Nel rito della Messa, il calice veniva preparato con vino e acqua prima delle preghiere introduttive alla Messa bassa, mentre alla Messa alta veniva preparato tra l’Epistola e il Vangelo al banco. Le offerte del popolo sono state ricevute dopo le incensazioni nel rito dell’Offertorio. Le rubriche prescrivevano la predica nello stesso luogo, tra l’incensazione e il lavaggio delle mani. Ci sono state tre Elevazioni, una dopo la Consacrazione, una seconda all’inizio del Padre Nostro e una terza subito prima della Comunione del celebrante. Non sorprende che molti studiosi considerino il rito Bragan come una semplice variante o “uso” del rito romano.
Le fonti più attendibili per il rito di Braga sono il Messale di Mateus, scoperto nel 1925, e un Pontificio che risale al XII secolo. Il Messale di Matous è di uso del XV secolo e risale probabilmente al X o XI secolo.
Bibliografia: aa re, Liturgie delle vedute primaziali (Milwaukee 1957) 155–285. ja ferreira, Studi storici e liturgici: I riti particolari delle Chiese di Braga e Toledo (Coimbra 1924). ag ribeiro de vasconcelos, Note Liturgico-Bracarenses: Congresso liturgico nazionale (Braga 1927) 177–255.
[rf lechner / eds.]