Petrobrusiani

I seguaci di pietro di bruys, che erano ampiamente diffusi in tutta la Francia meridionale durante la prima metà del XII secolo. Le loro opinioni riguardo alla gerarchia, ai sacramenti e alle osservanze ecclesiastiche erano tipiche proteste del XII secolo che si deteriorarono in eresia. Il contemporaneo di Peter di Bruys, il monaco Henry di Losanna, trascorse la maggior parte della sua carriera in Francia, prima a Le Mans, dove la sua insistenza sulla vita evangelica trascorsa in penitenza e povertà persuase infine Bp. ildeberto di lavardin per espellerlo. Nel sud ha accettato gli insegnamenti di Pietro di Bruys, che, secondo pietro il venerabile, ha modificato ed elaborato (Patrologia latina, ed. JP Migne 189: 723A). Sebbene all’inizio non tenesse la croce con orrore come Pietro, anche lui sviluppò un aspetto antisacerdotale e antisacramentale nel suo insegnamento. Gli Henriciani furono identificati di conseguenza con i Petrobrusiani. Non ci sono prove che abbiano preparato la strada per i valdesi. Più probabile è il loro debito con la corrente maniacea (come suggerirono una volta Vacandard e Döllinger). Il supporto per tale connessione è stato dedotto da un passaggio in Exordium magnum in un cistercense 17 (Patrologia latina, ed. JP Migne 185: 427C), dove bernardo di clairvaux, in viaggio per confutare l’eresia enriciana, è descritto come in partenza per Tolosa “per confutare l’eresia dei manichei”. Ma questo lavoro è stato scritto c. 1210 nella piena marea dell’influenza albigese, quando non furono tracciate attente distinzioni. Inoltre, invece di sottoscrivere un dualismo completo, i Petrobrusiani non rifiutarono il matrimonio, sebbene sollecitassero la continenza. Negavano solo il battesimo dei bambini. Il secondo Concilio lateranense (1139) condannò alcune idee petrobrusiane ma non il movimento stesso. Canone 22 (H. Denzinger, Manuale di Symolorum; ed. A. Schönmetzer 718), riproducendo parola per parola il canone tre del Concilio di Tolosa (1119; vedere JD Mansi, Concil una nuova e vasta collezione; 21: 226), si sofferma sulla negazione dell’Eucaristia e sul rifiuto del Battesimo dei bambini e del sacerdozio, ma il ripudio del Matrimonio loro attribuito appartiene probabilmente ad altre sette.

Bibliografia: r. manselli, Studi sulle eresie del secolo XII (Studi storici 5; Roma 1953) 1–23. e. vacandard, “The Origins of Albigensian Heresy”, Rassegna di questioni storiche 55 (Parigi 1894) 50–83; Vita di San Bernardo (4a ed. Parigi 1910). f. protetto, Dictionnaire de théologie catholique, ed. a. vacante, 15 v. (Parigi 1903–50; Tables générale 1951–) 6.2: 2178–83. jji von dÖllinger, Rivestimenti al sesso settario del Medioevo, 2 v. in 1 (Munich 1890) 1:75–97.

[ew mcdonnell]