Palache, leone di giuda

Palache, leone di giuda (1886-1944), orientalista e insegnante. Palache è nato ad Amsterdam, figlio di Isaac Palache, il ḥakham della congregazione spagnolo-portoghese. Ha studiato al seminario rabbinico Ets-Ḥayyim e alle università di Amsterdam e Leida ed è stato uno studente di Snouck-Hurgronje. Dal 1925 è professore di lingue bibliche e semitiche all’Università di Amsterdam. Sebbene non sia più ortodosso, ha servito come parnas della congregazione ispano-portoghese ed è stata attiva in alcune delle sue istituzioni. Durante la seconda guerra mondiale Palache fu deportato a Theresienstadt e successivamente inviato in un campo di sterminio. Gran parte di un importante lavoro che stava compilando sulla semantica ebraica andò perduto durante la guerra.

Gli interessi accademici di Palache risiedevano nel giudaismo e * l’Islam così come nella filologia semitica comparata. Tra le opere pubblicate di Palache ci sono Il Santuario nella rappresentazione dei popoli semitici (1920); Introduzione al Talmud, un’introduzione al Talmud (olandese, 1922, 19542; Introduzione al Talmud, 1934); Letteratura ebraica… (Con AS Levisson e S. Pinkhof, 1935); IlEnigma di Ebed-Jahveh in Pseudo-Isaiah (1934); e postumo: Sinai e Paran, ed., con un’introduzione di M. Reisel (1959), e Note semantiche sul lessico ebraico (tradotto dall’olandese ed a cura di RJZ Werblowsky, 1959).

bibliografia:

M. Reisel, in: JL Palache, Sinai e Paran (1959), 9-12; RJZ Werblowsky, in: JL Palache, Note semantiche sul lessico ebraico (1959), 7-9 (introd.).