Leone vii, papa

Pontificato: dal gennaio 936 al 13 luglio 939; b. Roma. Sacerdote di San Sisto e probabilmente benedettino, fu promosso papato da Alberico II, dal cui favore era totalmente dipendente. Insieme hanno promosso la riforma della gorze e la riforma cluniacense. Su invito di Leone, l'Abate odo di Cluny venne a Roma, dove fu efficace sia come pacificatore che come stimolatore del risveglio spirituale. Le lettere superstiti di Leo indicano il suo interesse per cluny e subiaco, i cui diritti ha confermato, e per la rinascita della vita cristiana in Francia. Ha inviato il pallio ad adaldag di Brema-Amburgo (c. 937) e nominato l'Abp. Federico di Magonza vicario apostolico e legato per tutta la Germania, incaricandolo della riforma del clero di ogni grado. Il suo consiglio a Federico riguardo agli ebrei era tutt'altro che permissivo: proibì la loro conversione forzata ma permise a Federico di espellerli dalle città a meno che non accettassero la fede cristiana.

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