Pace, duarte de

Paz, duarte de (dc 1542), rappresentante a Roma dei marrani portoghesi. Di discendenza Marrano, Duarte iniziò una carriera diplomatica come addetto militare portoghese per il Nord Africa. Ha vinto la fiducia del re Giovanni III, che lo ha nominato cavaliere nel 1532 e lo ha inviato in missione segreta. Invece è andato a Roma per ottenere l’intercessione della Curia per i Marrani. Aveva uno stile freddo e astuto e sollevava i cardinali e papa Clemente vii con i soldi messi a disposizione a questo scopo dai marrani. Il suo successo iniziale fu l’emissione, il 17 ottobre 1532, di un decreto papale che abrogava la bolla Con niente più da fare del 1531, che aveva introdotto l’Inquisizione in Portogallo. Il suo secondo successo, il 7 aprile 1533, fu l’emissione di un toro che perdonava i Marrani per “cadute” nel giudaismo sulla base del fatto che le loro conversioni forzate non erano valide (vedi * Inquisizione, * Portogallo). Continuando le sue attività sotto Papa Paolo III (1534–49), Duarte ottenne un altro successo il 2 ottobre 1535, quando una bolla papale estese i diritti civili di Marranos, con conseguente rilascio immediato di 1,800 Marrani dalle prigioni portoghesi. A questo punto il re Giovanni aveva preso furiosamente attenzione alle attività insubordinate di Duarte e gli ordinò di spogliarlo di commissione e onore. Nel gennaio 1536 Duarte fu aggredito da uomini mascherati, pugnalato 14 volte e lasciato a morire per strada. A causa dell’armatura nascosta che indossava e delle successive cure infermieristiche da parte dei medici del papa, si riprese e accusò il re Giovanni di aver ordinato il suo assassinio. Giovanni negò l’accusa e, in ogni caso, poiché Duarte non era più in grado di difendere efficacemente i suoi elettori, procedette a portare a termine i suoi affari. Quando i Marrani interrogarono Duarte con l’accusa di 4,000 ducati dispersi, infuriato, si rivoltò completamente contro di loro e denunciò sia loro che il loro nuovo rappresentante, Diogo Antonio, in molti tribunali in Europa. Durante una visita a * Ferrara fu colto di sorpresa e imprigionato. Al suo rilascio, ha sposato apertamente l’ebraismo ed è emigrato in Turchia, dove, poco prima della sua morte, sarebbe diventato musulmano.

bibliografia:

Baron, Social, indice; MA Cohen (trad.), Fino alle tribolazioni della Consolazione di Israele per (1965), 1–9; Graetz, Hist, 4 (1894), 512-20; Roth, Marranos, indice.