Montezinos, antonio de

Montezinos, antonio de (Aaron Levi ; dc 1650), viaggiatore Marrano. Durante un viaggio in Sud America tra il 1641 e il 42, Montezinos scoprì un gruppo di indigeni in Ecuador che potevano recitare il Shema e conoscevano altri rituali ebraici. Portò questa notizia ad Amsterdam nel 1644 e le autorità della congregazione – * tra loro Manasseh Ben Israel – gli fecero ripetere il suo racconto sotto giuramento. L’ipotesi era che questi nativi fossero un residuo delle * dieci tribù perdute, delle tribù di Ruben e Levi secondo Montezinos. Poi è partito per il Brasile dove è morto, riaffermando sul letto di morte la verità del suo rapporto. Manasseh Ben Israel si sofferma sulla scoperta di Montezinos in un opuscolo intitolato La speranza di Israele (“The Hope of Israel”, Amsterdam, 1650), che ha dedicato al parlamento britannico, aggiungendolo alla sua petizione per la riammissione degli ebrei in Inghilterra. La sua tesi era che il racconto di Montezinos indica un imminente adempimento della profezia messianica delle tribù perdute di Israele che si riuniranno a Giuda. Il rapporto Montezinos ha suscitato interesse letterario anche al di fuori dei circoli ebraici. Nel 1650 Thomas Thorowgood (1595–1669) pubblicò il suo Iewes in America, o Probabilità che gli americani appartengano a quella razza. In risposta scrisse Sir Hamon L’Estrange (1583–1654) Gli americani non hanno parole, o le improbabilità che gli americani appartengono a quella razza (Londra, 1652). Thorowgood poi ribatté con Ebrei in America, o probabilità che quegli indiani siano giudaici, rese più probabili da alcune aggiunte alle precedenti congetture (Londra, 1660).

bibliografia:

C. Roth, Vita di Menasseh Ben Israel (1934), 176–92, 330–1.