Patriarca di Alessandria e Visitatore apostolico in Cina; b. Pavia, c. 1685, d. Lodi, 7 dicembre 1741. Mezzabarba fu accreditato da Clemente X con poteri di legato un latere (18 settembre 1719); la sua missione nell’impero sino-manciù era quella di negoziare l’accettazione della costituzione Da quel giorno del 19 marzo 1715, condannando i riti cinesi. In una serie di udienze dal 31 dicembre 1720 al 1 marzo 1721, Hsüan-yeh trattò il plenipotenziario papale con notevoli onori, ma respinse con rabbia il decreto antiriti e minacciò misure repressive se fosse stato applicato. Nella speranza di alleviare la grave tensione, il legato emanò un’istruzione pastorale (Macao, 4 novembre 1721) in cui concedeva otto permessi qualificanti precedentemente autorizzati dalla stessa Roma in caso di necessità, ma che furono annullati da Benedetto XIV 20 anni dopo ( 1742). Non avendo successo nella sua missione, Mezzabarba lasciò la Cina il 9 dicembre 1721 e il 13 luglio 1725 fu nominato alla Sede di Lodi. Il suo confessore durante la sfortunata legazione, il Servita Sostegno Viani, scrisse un diario di eventi, Giornale della Legazione (Colonia 1740), critico nei confronti dell’operato dei gesuiti di Pechino in questa vicenda.
Bibliografia: l. pastore, La storia dei papi dalla fine del Medioevo, 40 v. (London-St. Louis 1938-61): v. 1, 6a ed .; v. 2, 7a ed .; v. 3-6, 5a ed .; v. 7–8, 11–12, 3d ed .; v. 9-10, 4a ed .; v. 13–40, dalla prima edizione tedesca. Storia dei Papi dalla fine del Medioevo, 16 v. In 21 (Friburgo 1885-1933; ripr. 1955–) 33: 468–484, segue la Giornale, ma con correttivi supplementari. come rosso, Legazioni Apostoliche in Cina del XVIII secolo (South Pasadena, Calif. 1948) 342–390, traduce il “diario dei mandarini” cinese, o verbale ufficiale dei negoziati, più i decreti imperiali pertinenti.
[f. rullo]