Cardinale, segretario di stato pontificio (1903-1914); b. Londra, 10 ottobre 1865; d. Roma, 26 febbraio 1930. Suo padre, un diplomatico, era un marchese spagnolo; sua madre era inglese. Dopo gli studi in Inghilterra e Belgio, entrò nel seminario di Ushaw, in Inghilterra, trasferendosi (1885) al Pontificio Collegio Scozzese, a Roma, e poi, su sollecitazione di Papa Leone XIII, alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, dove era ordinato (30 dicembre 1888). Entrato nel servizio diplomatico pontificio, fu prima nominato ciambellano e poi inviato in missione a Londra, Berlino e Vienna. A causa della sua competenza e zelo per la conversione dell’Inghilterra, gli fu chiesto di collaborare (1895-96) alla preparazione delle lettere apostoliche amantissimae e Lett cura. Fu anche delegato apostolico in Canada (1897). Dal 1899 presiede l’Accademia dei Nobili Ecclesiastici. Divenne arcivescovo titolare di Nicea (1900). Come segretario del conclave (luglio 1903), fu incaricato di supplicare il cardinale Sarto di non rifiutare il papato.
Pio X lo scelse pro-segretario di Stato subito dopo l’elezione, segretario di Stato (18 ottobre), e lo creò cardinale (9 novembre). La sua distinzione e le sue alte virtù attrassero il papa, così come la diversità dei suoi talenti diplomatici e linguistici, che contrastavano e completavano il background di Pio X. Da allora in poi fu il fedele esecutore delle decisioni di Pio X, che fu più ostinato di quanto a volte si creda. Ma Merry del Val rimase fino alla fine il consigliere del papa. La sua rigidità personale e la grande influenza presso il papa rendevano improbabile una mancanza di vigore nella condotta del pontificato, soprattutto negli affari della segreteria di Stato. Merry del Val è stato rimproverato per la sua protesta, rivolta ai governi cattolici, in occasione della visita del presidente francese Loubet al re d’Italia a Roma (aprile 1904). Eppure questa nota non era più vigorosa di quella in cui il cardinale rampolla rivelò (giugno 1903) al Quai d’Orsay le gravi implicazioni della “offesa” data al papa, spogliato di Roma e degli stati della Chiesa. Il testo di Merry del Val è stato pubblicato a Parigi (17 maggio) dalla rivista socialista, Umanità, al quale l’aveva spedito il principe di Monaco. Ben presto si sviluppò una violenta campagna contro la nota romana. Il reclamo era particolarmente forte perché la nota era stata inviata a cancellerie straniere e perché questa versione conteneva una frase (omessa dal testo inviato a Parigi) giudicata inaccettabile per la Francia. Di conseguenza l’ambasciatore francese è stato richiamato e sostituito per un breve periodo da un incaricato d’affari. Il segretario di Stato, tuttavia, sostenne attivamente l’atteggiamento più conciliante di Pio X nei confronti del governo italiano. Nonostante il problema irlandese, ha mantenuto una buona intesa con l’Inghilterra. Nel 1914 firmò un concordato con la Serbia. Merry del Val è stato accusato di un estremo rigorismo dottrinale, che lo ha portato a utilizzare monsignor benigni, capo dell’integralismo italiano e fondatore del sodalitium pianum. Eppure il cardinale si sforzava spesso di moderare Benigni, suscitando l’aperta denuncia di quest’ultimo.
Politicamente l’influenza del segretario di Stato terminò con la morte di Pio X. Merry del Val adempì anche diligentemente ai suoi doveri di arciprete della Basilica di San Pietro, segretario del Sant’Uffizio, membro di diverse congregazioni romane e legato pontificio ad Assisi. Fu sepolto, come desiderava, nella grotta della Basilica di San Pietro, ai piedi della tomba di Pio X. Su richiesta della gerarchia spagnola, Pio XII autorizzò (26 febbraio 1953) l’apertura di un processo di informazione sulla sua fama di santità.
Bibliografia: r. Merry del Val, Ricordi di Papa Pio X (Westminster, Md. 1951). p. cenci, Il cardinale Raffaele Merry del Val (Torino 1933), prefazione di e. pacelli, poi Pio XII. ac jemolo, Chiesa e Stato in Italia, 1850-1950, tr. d. moore (Philadelphia 1961). fam forbes, Rafael, il cardinale Merry del Val (Londra 1932). G. dal-gal, Cardinale Merry del Val (Parigi 1955). vs. ledrÉ, “Riguardo a diversi libri recenti su alcuni aspetti del governo di Pio X”, Giornale di storia della Chiesa di Francia 40 (1954) 249-267. h. Mitchell, Il cardinale R. Merry del Val (Parigi 1956).
[c. ledrÉ]