Matrimonio mistico

Il matrimonio mistico o matrimonio spirituale (anche sposa di Cristo) è una figura usata per denotare lo stato di un’anima umana che vive intimamente unita a Dio attraverso la grazia e l’amore. In senso lato, il matrimonio mistico è applicabile a tutte le unioni di anime amate da Dio e attratte a Lui, come nel caso delle vergini solennemente consacrate, religiose di voti e tutte le altre anime sposate a Cristo (2 Cor 11.2). Più propriamente, e in un senso più ristretto, il matrimonio mistico si riferisce a ciò che è riconosciuto nella teologia mistica come un’unione “trasformatrice” tra un’anima e Dio, che richiede grazie straordinarie, e alla quale Dio chiama solo poche persone particolarmente privilegiate, ad es. SS. Giovanni della Croce e Teresa d’Avila. Quest’ultimo (Castello interno, 7 palazzi, cap. 2) e il primo (Spir. Cant., stanze 12–27) riconoscono l’unione “trasformante” (permanente) come distinta e superiore al mero betrotale spirituale (transitorio). Il matrimonio mistico costituisce un’unione d’amore consumata; un possesso totale, una fusione di “vite”: l’anima è resa una con Dio, resa divina, per partecipazione, senza perdere la sua identità. È un’unione totale che coinvolge la trasformazione della sostanza dell’anima mediante la grazia santificante e la trasformazione delle facoltà mediante la luce e l’amore divini (Ascesa del Monte. Carmelo 2, 5, 6). L’iniziativa in questa materia e la scelta delle anime a cui è concessa questa unione appartengono a Cristo. È permeato della Sua trascendenza; la sua azione e i suoi effetti sono dello Spirito Santo. Sebbene questa unione non sia di sua volontà, l’anima “aderisce a Cristo con tutte le sue forze; vive per Lui; si lascia governare da Lui”, secondo San Bernardo di Chiaravalle (In Cant. Serm. 85,12).

È un’unione che comprende gli elementi di una certa continua consapevolezza della presenza del Divino Sposo; una coscienza della Sua assistenza nell’operazione superiore dell’intelletto e della volontà. Nonostante queste e altre caratteristiche, troviamo santa Teresa che ammette di non sapere con cosa paragonarlo, poiché è un favore così sublime e reca all’anima una così grande gioia (7 Mansions ).

Il modello del matrimonio mistico è l’unione dell’Umanità di Cristo con il Verbum, unione perfetta nella carità e assoluta nella continuità. Maria, la Sposa di Cristo per eccellenza, è il suo più grande esempio in questa vita.

La figura del matrimonio ritrae in modo significativo quell’unione intima di un’anima completamente dedicata (sposa) a Cristo (Sposo). La sua base si trova nella Sacra Scrittura, ad esempio il matrimonio era un’immagine comune dell’unione di Yahweh e del Suo popolo Israele (Os 2.19). Era una figura familiare ai Padri della Chiesa. Sant’Ambrogio si riferiva alle vergini consacrate come “sposate con Dio” (Sulla Virg. I, c.8, n.52). Gesù si definiva lo “Sposo” (Mt9.15); e San Paolo scrive: “Ti ho promesso a uno sposo” [Cristo] (2 Cor 11.2).

Il matrimonio mistico è sempre legato al mistero della Redenzione, che si è compiuta oggettivamente attraverso il Redentore, Cristo Sposo; e si realizza soggettivamente nell’anima sposa, attraverso il Battesimo e la santificazione. La redenzione entra nell’essenza stessa del matrimonio mistico; gli conferisce un valore salvifico. In questa vita, conferisce all’anima in unione “trasformante”, un “assaggio” della gioia dell’amore consumato con il suo Divino Sposo nella Visione Beata (Rv 21.2).

Bibliografia: Dizionario di spiritualità ascetica e mistica, ed. Sig. viller et al. 2.2: 1643–2193 (Parigi 1932). p. il giovane, Dizionario di teologia cattolica 2.2: 1616–31 (Parigi 1903–50). Teresa d’Avila, Opere complete, nuova rev. ed. e. della madre di dio, 3 v. (Biblioteca di autori cristiani 74, 120, 189; 51–59) c. 2; Opere complete, ed. silverio de santa teresa e ea peers, 3 v. (New York 1946) v. 2, “Interior Castle”. giovanni della croce, Opere complete, ed. silverio de santa teresa e ea peers, 3 v. (Westminster, Md. 1963) “Ascent of Mount Carmel” e “A Spiritual Canticle of the Soul”. jj mcmahon, La Divina Unione nella Subida del monte Carmelo e la Noche oscura di San Giovanni della Croce (Washington 1941). bernardo di clairvaux, Opera, ed. j. leclercq (Roma 1957) 2 v. ad oggi. c. marmion, Parola sposa La Vergine consacrata a Chris; tr. f. izard (San Luigi 1925). p. ketter, Cristo e la donna, tr. io. mchugh (2a ed. rev. e arr .; Westminster, Md. 1952).

[aa bialas]