Martin, bernard

Martin, bernard (1928–1982), rabbino ed educatore statunitense. Martin è nato a Seklence, in Cecoslovacchia, e ha studiato negli Stati Uniti. È stato ordinato rabbino all’Hebrew Union College nel 1951, conseguendo la laurea in MHL con il massimo dei voti. Ha perseguito una carriera combinata come rabbino da pulpito e studioso e ha conseguito un dottorato in filosofia presso l’Università dell’Illinois nel 1960.

Martin ha servito come rabbino del Tempio del Sinai a Champaign, Illinois, dal 1951 al 1957, con un permesso di servire come cappellano nell’esercito degli Stati Uniti in Giappone dal 1953 al 1955. Era rabbino associato del Tempio del Sinai a Chicago dal 1957 al 1961 e poi rabbino anziano del tempio di Mount Zion a St. Paul, Minnesota, fino al 1966. Ha ricoperto una posizione “centrista” nel rabbinato riformato, accogliendo favorevolmente un maggiore uso dell’ebraico e dei rituali, mentre sollecitava la formulazione di ” Credenza teologica ebraica che soddisferà sia la mente che il cuore dell’ebreo contemporaneo brancolante e intellettualmente sofisticato “. Martin ha anche fatto parte dei consigli di amministrazione di organizzazioni ebraiche e civiche a St. Paul, tra cui Jewish Fund and Council, Talmud Torah, Jewish Community Center, Council on Religion and Race e Sionist District.

Nel 1966, Martin accettò una cattedra presso la Case Western Reserve University di Cleveland, dove divenne presidente del dipartimento di religione nel 1967 e Abba Hillel Silver Professor of Jewish Studies nel 1968. Era attivo presso l’American Academy for Jewish Research, Academy for Jewish Philosophy e American Academy of Religion, tra gli altri, e dal 1975 al 1981 è stato editore del ccar Journal, pubblicato dalla Central Conference of American Rabbis.

Il primo libro di Martin è stato La teologia esistenzialista di Paul Tillich (1963). Ha poi sviluppato una specialità nell’esistenzialista ebreo russo Lev Shestov, montando Grandi filosofi ebrei del ventesimo secolo (Shestov, Rosenzweig, Buber, 1969) e Un’antologia di Shestov (1970) e traducendo quello di Shestov Atene e Gerusalemme (1966) POTENZA DEI TASTI (1968), e Speculazione e rivelazione (1982). Le opere di Martin sul giudaismo includono Preghiera nel giudaismo (1968) Pensiero ebraico riformato contemporaneo (ed., 1968), Una storia del giudaismo (vol. 2: Europa e Nuovo Mondo1974), Movimenti e problemi nel giudaismo americano (ed., 1978) e un romanzo storico su Shabbetai Zevi, Quell’uomo di Smirne (1978). Martin ha tradotto e curato opere yiddish, tra cui l’opera magnum dello storico letterario Israel Zinberg, Una storia della letteratura ebraica (12 voll., 1972-78) e il romanzo di Dovid Bergelson, Quando tutto è detto e fatto (1977).

bibliografia:

A. Soloff, “Bernard Martin”, in: ccary, 92 (1982), 252–53.

[Mark L. Smith (2a ed.)]