Lucio i, papa, st.

Pontificato: dal 253 giugno o luglio al 5 marzo 254. Con il suo predecessore Papa Cornelio, Lucio fu bandito da Roma a Civitavecchia dall'imperatore Gallo. Tuttavia, Valeriano (253-260) succedette presto a Gallo e permise a Lucio di tornare a Roma. Cipriano di Cartagine (lettere 61) lo saluta come "fratello carissimo" e lo loda come onorato confessore. Cipriano espresse il suo rammarico per il fatto che il papa non fosse morto martire e la sua speranza che ciò potesse ancora accadere, ma a quanto pare Lucio morì di morte naturale.

Non si sa nulla del suo pontificato. Il liber pontificalis gli attribuisce un ordine che due sacerdoti e tre diaconi si attengano al vescovo come testimoni costanti della sua condotta, ma questa fonte contiene anche un racconto apocrifo del suo martirio. Cipriano (lettere 6.88) afferma che Lucio mantenne la politica liberale del suo predecessore nei confronti dei lapsi della persecuzione deciana, nonostante la continua opposizione dei novaziani (vedi novaziano e novaziano), un gruppo scismatico, alla politica con cui bambino dovevano essere riammessi in chiesa dopo un'adeguata penitenza.

Lucio fu sepolto nel cimitero di Callisto dove è stata recuperata una parte del suo epitaffio. È il primo vescovo la cui morte è registrata nel La deposizione dei vescovi (il 5 marzo), attestando così la commemorazione dei vescovi romani che si celebrava allora insieme a quella di altri eroici cristiani, come i martiri.

Festa: 4 marzo.

Bibliografia: eusebio, Storia ecclesiastica, 7: 2. duchesne, pontifiealis liberi, 1: xcvi-xcviii, ccxlviii, 66–69, 153. Sì. amann, Dizionario di teologia cattolica, ed. un. vacant et al., (Parigi 1903-50) 9.1: 1056–57. g. schwaiger, Lessico per la teologia e la chiesa, ed. j. hofer e k. rahner (Freiberg 1957–65) 6: 1176. e. ferguson, ed., Enciclopedia del cristianesimo primitivo (New York 1997) 2: 698. jnd kelly, Dizionario dei papi di Oxford (New York 1986) 19–20.

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