Lothar, rudolf (pseudonimo di Rudolf Spitzer ; 1865-1943), drammaturgo e giornalista austriaco. Lothar, originario di Budapest, divenne un collaboratore dei viennesi Nuova stampa gratuita. Ha scritto molti drammi e commedie, alcuni in versi. Di contenuto erotico, rivelano un’intuizione psicologica intelligente. I più popolari erano Re Arlecchino (1900) Il figlio di Casanova (1920), e Il lupo mannaro (1921). Lothar scrisse anche opere e libretto per D’Albert Tiefland (1904). Il suo studio storico, Il Burgtheater di Vienna, è stato ampliato in diverse edizioni dal 1899 al 1934. I suoi saggi sul dramma, che includono Henrik Ibsen (1902), e Il dramma tedesco del presente (1905), sostengono l’opinione che il dramma sia psicologia applicata. L’interesse di Lothar per le tecniche di registrazione ha ispirato La macchina parlante (1924) e il suo lavoro come editore del Annuario di fonotecnica e fonoarte (1925). Un libro di viaggio, Tra tre mondi (1926), include un resoconto del suo viaggio in Palestina e uno studio sulla cultura ebraica.
bibliografia:
JW Nagl e J. Zeidler, Storia letteraria tedesco-austriaca, 4 (1937), 1448. Inserisci. bibliografia: HA Strauss e W. Roeder (a cura di), Dizionario biografico internazionale degli emigrati dell’Europa centrale 1933–1945, 2 (1983), 750; G. Ducrey, “The Auguste Rondel Collection and the Germanic Repertoire: Le Cas d’Arlequin-Roi di Rudolph Lothar (1902)”, in: Workshop, 18: 1998-67 (76); M. Rózsa, “Rudolph Lothar – editore e critico teatrale. Contatti austro-ungarici nel settimanale viennese ‘Die Wage’ 1898-1907”, in: Biblos, 49: 1 (2000), 157-168; FP Kirsch, “Terra Baixa, Tiefland and the picture of Austria by Rudolf Lothar,” in: M. Siguán and K. Wagner (eds. And intro.), Relazioni transculturali: Spagna e Austria nel XIX e XX secolo (2004), 27-35.
[Samuel L. Sumberg]