Irbil

Irbil (o Erbil; precedentemente Arbil ), una delle quattro città importanti dell’Assiria e ora situata in Iraq a est di * Mosul, nella fertile pianura tra il Grande Zab e il Piccolo Zab. Una comunità ebraica esisteva a Irbil ininterrottamente dalla fine del periodo del Secondo Tempio, quando era la capitale del regno * Adiabene fino agli anni ‘1950. Alla fine del XII secolo e durante la prima metà del XIII secolo, Irbil era la capitale di un principato indipendente. In quel periodo c’era una grande comunità lì; era considerato uno dei più importanti della Babilonia settentrionale *. Nella disputa tra l’esilarca Samuele e il famoso rosh yeshivah* Samuel b. Ali alla fine del 12 ° secolo la comunità di Irbil ha sostenuto l’esilarca. A quel tempo non mancavano gli intellettuali nella comunità. Judah * al-Ḥarizi, che visitò l’Iraq all’inizio del XIII secolo, menziona i poeti tra gli ebrei della città, così come i “nobili di Irbil”. Durante la metà del secolo il Gaon Eli b. Zaccaria, l’irbilita, viveva in città. Nel 1275 * Maimonide ‘ Guida dei perplessi è stato copiato dall’originale arabo da Joseph ha-Kohen b. Eli b. Aaron a Irbil (Neubauer, 1237).

C’era anche un’importante comunità a Irbil sotto il dominio turco. Nella seconda metà del XVI secolo Irbil fu menzionata dall’autore-viaggiatore Zakariyyā al-Ẓāhirī, nel suo Sefer ha-Musar (“Libro di etica”); le informazioni sulla comunità durante le generazioni successive sono state conservate nelle lettere degli emissari di Ereẓ Israel che visitavano spesso la città. Nel 1767 l’emissario di Tiberiade, R. Solomon Aznati, soggiornò a Irbil. Nel 1848 l’emissario di Gerusalemme, R. Pethahiah, morì a Irbil, ei curdi che risentivano del rispetto mostratogli dagli ebrei riesumarono il suo corpo e ne abusarono. Tuttavia, anche gli ebrei hanno sofferto numerose volte per mano dei soldati turchi. Dopo uno di questi casi nel 1895 la questione fu affrontata da R. Isaac Abraham Solomon, il ḥakham bashi, con il comandante dell’esercito a * Baghdad, dove è stata eseguita la dovuta giustizia a favore degli ebrei di Irbil. Gli ebrei della città erano impegnati nel commercio e nell’artigianato: tintoria, calzolaio, edilizia e facchinaggio. Secondo una stima ufficiale fatta nel 1919 nel distretto di Irbil vivevano circa 4,800 ebrei, di cui circa 250 parlavano * aramaico. Questo numero è sceso a 3,109 nel primo censimento della popolazione effettuato nel 1947. Di questo ultimo numero 1,300 vivevano nella città di Irbil e nel 1951 tutti gli ebrei della città emigrarono in Israele, nel grande esodo degli ebrei iracheni.

bibliografia:

S. Schechter, Saadyana (1903), 134; Mann, in: rej, 73 (1921), 106s .; Yaari, Sheluḥei, indice; A. Ben-Jacob, Yehudei Bavel (1965), indice; Z. Al-Ẓāhirī, Sefer ha-Musar, ed. di Y. Ratzaby (1965), 29, 77.

[Eliyahu Ashtor]