Ibn shuwayk, isaac (en. Alm al-fath) ben israel

Ibn shuwayk, isaac (Ar. Alm al-Fath ) Ben israel (prima del 1167-1247), gaon e poeta ebraico. Isaac ibn Shuwayk fiorì a Baghdad, ed era un amico di * Eleazar b. Jacob ha-Bavli, che corrispondeva con lui e compose una lunga elegia sulla sua morte. Abraham b. Moses b. Maimon ha anche indirizzato una lettera a Isacco. Judah * al-Ḥarizi, che fece la sua conoscenza durante la sua permanenza a Baghdad (c.1220), parlò con disapprovazione della poesia di Isacco (Taḥkemoni, porta 18), un’opinione che non è giustificata: “Ora la scelta dei loro poeti era il capo dell’accademia Isaac bar Israel, poche delle cui poesie erano intere e belle; la maggior parte, pizzicata e pallida, mostrava benessere e debolezza. libro di maqāmāt freddo e remoto, pieno di canzoni e lettere era meglio non scritte, che tassano l’occhio e serrano la gola. Là la follia riposava, annidata e temi malaticcio egested, tutti infestati da larve. Il silenzio era più adatto a Isaac: non ha scritto né canzoni né lettere, ma vermi e fetore. “(Tr. DS Segal, 188) Egli afferma che Isaac era l’autore di un maqāma collezione, che non è stata conservata. Sei dei suoi piyyutim sono conosciuti oggi.

bibliografia:

Landshuth, Ammudei, pp. 122; Zunz, Lit Poesie, 204, cfr. 504; J. Schirmann, La traduzione ebraica del Maqamen di Hariri (1930), 116s .; Fischel, in: mgwj, 79 (1935), 308–10; A. Ben-Jacob, in: Sion, 15 (1950), 56–58; Davidson, Oẓar, 4 (1933), 419; S. Poznański, Geonim babilonese… (1914), 42–46, 61, 68, 75 sgg .; A. Neubauer, in: Israelietische Letterbode, 3 (1878), 51.

[Jefim (Hayyim) Schirmann /

Angel Sáenz-Badillos (2a ed.)]