Harrisse, Henry

Harrisse, henry (1829-1910), storiografo statunitense. Nato a Parigi, Harrisse emigrò negli Stati Uniti nel 1849. Dopo aver insegnato in South Carolina, divenne professore di francese all’Università del North Carolina e contemporaneamente si preparò per l’avvocatura presso la sua Law School. Nel 1857 si stabilì a Chicago e quattro anni dopo a New York, dividendosi tra la pratica del diritto e la scrittura di filosofia, letteratura francese e storiografia. A New York conosce Samuel Barlow, eminente avvocato e bibliofilo americano, che stimola il suo interesse per il periodo della scoperta. Insieme hanno pubblicato Note su Colombo (1866). Harrisse’s La più antica biblioteca americana, che valutò ogni libro che si riferiva all’America dal 1493 al 1551 (1866; ripr. 1922, 1958), stabilì la sua reputazione e, quando tornò a Parigi (1866) per esercitare la professione legale, fu riconosciuto come un’autorità negli studi americani.

Tra gli altri suoi libri sul periodo della scoperta ci sono: Note per la storia, la bibliografia e la cartografia della Nuova Francia e dei paesi adiacenti, 15451700 (1872); Ferdnand Colomb, la sua vita, le sue opere… (1872); Cristoforo Colombo, la sua origine, la sua vita, i suoi viaggi, la sua famiglia e i suoi discendenti (2 voll., 1884-85); La scoperta del Nord America (1892); Americus (Eng., 1895); John Cabot, lo scopritore del Nord America… (1896); e La storia diplomatica d’America. Il suo primo capitolo… (1897).

bibliografia:

H. Cordier, Henry Harrisse (Fr., 1912); RG Adams, Tre americanisti (1939).

[Maury A. Bromsen]