Pontificato, dal 21 ottobre al 17 dicembre 1187; Canonico di Sant’Agostino, n. Alberto de Morra, Benevento, c. 1110, d. Pisa. Prima della sua elezione al papato a Ferrara, Gregorio era stato canonico regolare a Laon e professore (magister ) di diritto a Bologna, prima di diventare cardinale nel 1155-56 e cancelliere della Chiesa romana nel 1178.
Come il cardinale Gregorio fu inviato in importanti missioni in Inghilterra, Dalmazia e Portogallo da Papa Alessandro III. Fu coinvolto nella risoluzione della controversia tra la Curia e il re Enrico II d’Inghilterra dopo l’assassinio dell’arcivescovo Thomas Becket nel 1170. Non è più certo se, come cancelliere romano, Gregorio scrisse il Forma dictandi, un tratto influente sulla prosa ritmica dei documenti papali, che in passato gli è stato attribuito. Poco prima di diventare papa, Gregorio affermò le sue tendenze riformiste fondando un monastero a Benevento e dotandolo di una regola basata sull’austerità e sulla semplicità evangelica.
I 57 giorni di pontificato di Gregorio furono dominati dalla sua risposta alla conquista musulmana di Gerusalemme (2,1187 ottobre). A soli otto giorni dall’inizio del suo pontificato, Gregorio annunciò una nuova importante crociata in Terra Santa. Gregorio cercò una rapida conciliazione tra la Curia e l’imperatore Federico I e promosse la pace tra Genova e Venezia al fine di raccogliere consensi per il suo progetto di crociata. Nonostante il suo breve pontificato, l’impatto delle politiche di Gregory fu di vasta portata. Il suo toro crociato Audit straordinari non solo ha segnato una tappa importante nello sviluppo del pensiero crociato, ma alla fine ha anche innescato quello che è stato forse il più grande sforzo crociato in aiuto della Terra Santa mai accaduto, noto come la Terza Crociata.
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[c. maier]