Pontificato: 827 settembre – 25 gennaio 844. Romano nativo, era cardinale sacerdote di San Marco al momento della sua elezione. La sua consacrazione (29 marzo 828?) Fu
ritardato fino a signora di luigi il pio aveva rivisto l’elezione in accordo con il Costituzione romana dell’824 (vedi eugene ii, papa).
In seguito alla rivolta dei figli maggiori di Luigi, lothair i, Pipino e luigi il tedesco (830), e al velo dell’imperatrice Giuditta in un convento di Poitiers, una dieta ad Aquisgrana (2 febbraio 831) le restituì Judith marito su mandato del papa e di altri vescovi (Thegan: Vita Ludov. 37; Patrologia latina 106: 419). Due anni dopo, durante un’altra rivolta dei figli imperiali, Gregorio era presente nell’accampamento di Lotario [Ann. Xantenses 833; R. Rau, ed., Fonti z. Caroling. Reichsgesch., 2 (1958) 340], da cui in occasione della Pasqua 833 si appellò all’Abp. agobardo di lione e l’abate wala di corbie per l’aiuto nel portare la concordia alla famiglia reale. Alla riluttanza dei vescovi imperiali a incontrarlo, Gregorio rispose giustificando fortemente il suo intervento (Lettere storiche della Germania 5: 228–232). Una conferenza di papa e imperatore vicino a Colmar (24 giugno 833) fu seguita da vicino dalla perfida presa del potere di Lotario e dall’acquiescenza di Gregorio alla deposizione di Luigi il Pio (Vita Walae 2.18; Patrologia latina 120: 1640). Dopo la restaurazione di Luigi come imperatore (1 marzo 834) e le molestie di Lotario sui beni della chiesa in Italia, Luigi censurò suo figlio e nell’837 inviò l’abate Adrebald a Roma per consultarsi con il papa malato. Un’ambasciata papale di gratitudine a Luigi fu respinta da Lotario a Bologna, sebbene le lettere di Gregorio arrivassero segretamente all’imperatore (astronomo: Vita Ludov. 55–56; Patrologia Latina 104: 970). Dopo la morte di Luigi, Gregorio cercò invano di mantenere la pace tra i figli inviando l’Abp. Giorgio da Ravenna come suo legato (Ann. Bertiniani 841; Rau, ed., Swell 2:54; ma cfr. Agnellus. Gratuito pontifiealis episo. Crow.; Patrologia inglese 106: 747-750).
Egli dotò chiese romane e fortificò Ostia (chiamata Gregoriopolis in suo onore) contro i pirati saraceni dall’Africa. amalarius di metz [L’ordine antiphonarii, prol. (JM Hanssens, ed., 1948)] nota che nell’831, durante la sua visita a Roma, Gregorio assegnò un arcidiacono per istruirlo sugli usi liturgici romani. Quattro anni dopo, su sollecitazione del papa, Luigi il Pio estese la festa di Tutti i Santi (1 novembre) ai domini franchi (Chron. Sigeberti 835; Patrologia latina 160: 159). Nell’831-832 questo papa conferì il pallio a (S.) ansgar e lo nominò legato pontificio in Scandinavia [Jaffé E 2574; F. Curschmann, I più antichi documenti papali d. Arcivescovo Amburgo (1909) 13-15].
Bibliografia: Liber pontificato, ed. l. duchesne (Parigi 1886–92; 1958) 2: 73–85; 3: 122–123. per. jaffÉ, Scacciata dai vescovi della chiesa romana fu fondata nell’anno 1198 dopo Cristo, ed. S. lÖenfeld et. al. (2a ed. Lipsia 1881–88; ripr. Graz 1956) 1: 323–327. hk man, Le vite dei papi nell’alto medioevo dal 590 al 1304 (Londra 1902-32) 2.1: 187-231. un. hauck, Storia della Chiesa della Germania (9th ed. Berlin-Leipzig 1958) 2:513–521. p. brezzi, Roma e l’Impero medioevale (Bologna 1947). l. halphen, Carlo Magno e l’Impero Carolingio (Parigi 1947). fx seppelt, Storia dei Papi dall’inizio alla metà del XX secolo. (2d ed. Monaco 1955) 2: 214–221. hx arquillière, Agostinismo politico (2a ed. Parigi 1955). r. benericetti, La cronologia dei Papi dei secoli IX–XI secondo le carte di Ravenna (1999) 23-24. per. johanek, Lessico di teologia e chiesa, 3 (3d ed. Freiburg 1995). jnd kelly, Dizionario dei papi di Oxford (New York 1986) 102–103.
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