Giuda brucio

Judah ben yakar (morto tra il 1201 e il 1218), talmudista e cabalista, insegnante di * Naḥmanides. Judah è nato in Provenza, ma in gioventù si è trasferito nel nord della Francia dove ha studiato sotto * Isaac b. Abraham, il tosafista. Successivamente si recò a Barcellona dove si trova la sua firma su un documento del 1175. Da altri documenti firmati da Abraham b. Giuda di Narbonne, che era apparentemente suo figlio, gli anni della morte di Giuda possono essere stabiliti tra il 1201 e il 1218. Anche Giuda era un cabalista, avendo studiato sotto * Isacco il Cieco. Nella sua vita Giuda era famoso per due grandi opere. Uno – che è andato completamente perduto – era un commento al Talmud di Gerusalemme ed è stato uno dei primi commenti sistematici su di esso. È spesso citato dalle prime autorità e ha coperto almeno gran parte degli ordini di Mo’ed e Nezikin. Il suo altro lavoro è il Ma’yan Gannim, un commento razionale alla liturgia e alle benedizioni, sebbene l’elemento esoterico non sia affatto assente. Il suo scopo in questo lavoro era quello di mostrare le versioni scritturali e rabbiniche e le fonti delle preghiere e di dettagliare le varie leggi ad esse collegate. Il commento è stato pubblicato sulla base di numerosi manoscritti di S. Yerushalmi (1968). Il lavoro è spesso citato da rishonim, tra loro Jacob ha-Kohen di Lunel e David * Abudarham. Quest’ultimo lo cita letteralmente in quasi tutti halakhah, senza però citare il suo nome. La principale pretesa di fama di Giuda nelle generazioni successive era che era uno degli insegnanti di Namanide, che si riferisce a lui nelle sue opere. Sembra che fosse uno dei canali attraverso i quali Naḥmanides venne a conoscenza della letteratura e dei metodi di studio dei tosafisti.

bibliografia:

Giuda b. Yakar, Perush ha-Tefillot ve-ha-Berakhot, ed. di S. Yerushalmi (1968), introd .; D. Zomber, in: mgwj, 9 (1860), 421–6; G. Scholem, in: Anguria, 3 (1932), 276s; CB Chavel, Rabbenu Moshe b. Naḥman (1967), 38-44.

[Israel Moses Ta-Shma]