Giovanni x camateros, patriarca di costantinopoli

Episcopato: dal 5 agosto 1198 all'aprile o maggio 1206. In qualità di Chartophylax Giovanni era già in una posizione elevata nella cancelleria patriarcale prima della sua adesione al patriarca. Era rispettato per la sua conoscenza della letteratura classica e la competenza in filosofia e retorica. Le sue due lettere a papa Innocenzo III, scritte all'inizio del suo patriarcato (1199 e 1200), si concentrano principalmente sul primato romano e più brevemente sul filioque; costituiscono un'importante aggiunta alla visione ortodossa bizantina secondo cui le pretese papali al primato universale erano ecclesiasticamente indifendibili.

Il primato di Roma, secondo il patriarca, fu sempre inteso in termini regionali e si basava storicamente sull'importanza politica della città come capitale dell'impero, piuttosto che su San Pietro. In termini di rapporto con le altre chiese e patriarcati, Roma era in effetti "la prima tra le sorelle di pari onore". Come dovremmo aspettarci, la successiva presunta sottomissione di John a Innocent (basata sulle prove di fonti occidentali) è improbabile, data la sua precedente esegesi del primato.

La più importante delle decisioni sinodali di Giovanni riguardava l'insegnamento di Michael Glycas che aveva scritto in precedenza contro l'incorruttibilità degli elementi eucaristici. Il sinodo ha risposto censurando Glycas postumo e ripetendo l'anatema emesso dalla Chiesa nel 1157 su una controversia eucaristica collegata. La produzione letteraria del patriarca era per il resto modesta. Sopravvive una risposta a diverse domande dogmatiche poste da Narsete di Lampron, un'omelia nella festa dell'Epifania e tre trattati sulla processione dello Spirito Santo, indirizzati in parte a Ugo Etherianus di Pisa.

Giovanni visse per vedere la latinizzazione della sua chiesa e lo smembramento dell'Impero bizantino dalla quarta crociata (aprile 1204). Teodoro I Lascaris, il successore imperiale degli Angeli, lo esortò a unirsi al suo governo a Nicea ma rifiutò. Morì rifugiato in esilio a Didymoteichon (giugno 1206).

Bibliografia: fr gahbauer, La teoria della pentarchia nell'era del grande scisma (Francoforte sul Meno 1993) 199–208. v. grumel et. al., I Regesti degli Atti del Patriarcato di Costantinopoli 8 fascicoli (Parigi, 1932–79) fasc.3, nn.1193–1204. un. papadakis e a. talbot, "John X Camaterus Confronts Innocent III: An Unpublished Correspondence", Byzantinoslavica 33 (1972) 26–41. j. spiteris, La Critica Byzantina del Primato Romano nel secolo XII (Roma 1979) 248–399, 324–331.

[un. papadakis]