Giacomo ii, re di aragona

Regnò dal 1291 al 2 novembre 1327, re anche di Sicilia dal 1286; b. 1267; d. Barcellona. Giacomo II "il Giusto" continuò la politica espansionistica dei suoi predecessori (Giacomo I d'Aragona, Pietro III d'Aragona). Ha invaso la Castiglia, annettendosi nel frattempo gran parte del suo Regno di Murcia (1291-1301); si impadronì brevemente di Gibilterra durante una crociata contro Granada (1309); conquistò la Sardegna contro la resistenza pisano-genovese (1323–24); connivente al sequestro del territorio bizantino da parte della compagnia catalana; tenevano i musulmani Tunisi, Bugia e Tlemecen come affluenti; e si assicurò un protettorato sui cristiani in Terra Santa. Poeta e mecenate letterario, fondò anche l'Università di Lérida (1300), sostituì le soppresse tem plars con i suoi cavalieri di montesa (1317) e ottenne un metropolitanato specificamente "aragonese". Dopo aver ceduto la Sicilia alla disposizione pontificia angioina (trattato di Anagni, 1295), si connose al suo mantenimento da parte del fratello Federico III. Papa Bonifacio VIII nominò astutamente Giacomo capitano generale della Chiesa, usando come esca la Corsica e la Sardegna. Ma il campione ghibellino James si limitò a condurre uno pseudowar contro il campione guelfo Federico, segnando così l'ultima fase della guerra dei Vespri siciliani (1297-1302).

Bibliografia: La cronaca di Muntaner, tr. un. goodenough, 2 v. (Londra 1920-1921). je martÍnez ferrando, Jaime II d'Aragona, la sua vita familiare, 2 v. (Barcellona 1948); I discendenti di Pietro il Grande (Barcellona 1954). ri burns, "The Catalan Company and the European Powers", specchio 29 (1954) 751-771. v. salavert e rock, Sardegna e espansione mediterranea della Corona d'Aragona, 1297–1314, 2 v. (Madrid 1956). S. runciman, I Vespri Siciliani (Cambridge, Ing. 1958).

[ri burns]