La Camera Apostolica amministra la proprietà e custodisce i diritti temporali della Santa Sede durante la sua vacanza (Bonus pastore, art. 171). È presieduto dal Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa e assistito dal Vice Camerlengo insieme ad altri prelati (art. 171 §1). Arte. 171 §2 della costituzione apostolica, Bonus pastore incarica il Cardinale Camerlengo, posto vacante della Sede Apostolica, di accertare lo stato finanziario ed economico delle varie unità amministrative e dipendenze della Sede Apostolica, e di riferirne i risultati al Collegio Cardinalizio. Ha anche altri compiti e responsabilità che gli possono essere assegnati dalla legge speciale.
Storia. Il ciambellano (ciambellano, camerlengo) risale alla fine dell’XI secolo, quando appare come amministratore finanziario capo dei beni e delle entrate papali. Nel XIII e XIV secolo acquisì anche funzioni giudiziarie non solo in materia fiscale ma anche in altre cause civili e penali. La Camera divenne così un importantissimo ufficio amministrativo e tribunale giudiziario. Gli assistenti senior del ciambellano sono stati i Il clero della Camera. Diversi incarichi speciali, che si diramavano dall’ufficio del ciambellano, si trasformarono successivamente in uffici indipendenti. Il vice ciambellano divenne il città pilota o governatore di Roma; il tesoriere generale è rimasto responsabile dell’amministrazione finanziaria; il revisore generale era un ufficiale strettamente giudiziario con un tribunale di prelati e dottori in legge a sua disposizione. La più alta corte era il Camera a sede piena; con giurisdizione d’appello; i suoi giudici erano il Il clero della Camera già accennato. Dagli eventi del 1870 e dalla fine dello Stato Pontificio, rimane solo una traccia di tutta questa attività.
Bibliografia: e. Heston, La Santa Sede all’opera (Milwaukee 1950). b. ojetti, Curia Romana: Commento alla Costituzione Apostolica “saggio consiglio” (Roma 1910). Giovanni Paolo II, costituzione apostolica, Bonus pastore (Giugno 28, 1988).
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