Dalle calorie, Gerard

Liturgista, vescovo, missionario; b. Bruges, Belgio, 12 marzo 1853; d. Cap d’Antibes, Francia, 16 gennaio 1932. Era il figlio del barone Charles e Savina de Gourcy-Serainchamps. Entrò nel monastero benedettino di Beuron nel 1872 e fece la professione il 25 maggio 1874. Dopo la sua ordinazione a Monte Cassino il 23 dicembre 1876, fu nominato priore di Maredsous. Fu nominato rettore della scuola dell’abbazia nel 1881, ma l’anno successivo fu rimosso dall’incarico perché la sua pedagogia era considerata troppo avanzata e le sue idee troppo originali (fu il primo a introdurre il dialogo messa). A Tournai ha curato il Messale dei fedeli, la prima traduzione francese del Messale Romano pubblicata in Belgio. La revisione che iniziò nel 1884, Messaggero dei fedeli (in seguito il dotto Revisione benedettina ), volta a sostenere il movimento liturgico.

In questo momento propone il suo ideale di apostolato monastico. Voleva che il suo ordine partecipasse all’evangelizzazione della Cina e dell’Africa, ma i suoi piani sembravano radicali ai suoi superiori.

Nel 1886 si reca a Roma come procuratore della congregazione Beuronese; nel 1893 vi tornò, questa volta annesso al Collegio San Anselmo. Il suo interesse per le chiese d’Oriente venne allora alla ribalta; nonostante l’approvazione del Papa, il suo progetto per una congregazione benedettina dedita all’impegno ecumenico fu respinto dai suoi superiori. Quando, due anni dopo, Leone XIII chiese a Beuron di aiutare la congregazione brasiliana a ritrovare la sua precedente vitalità, Van Caloen fu designato per questo compito. Trascorrendosi completamente in Brasile dal 1895 al 1919, salvò quasi tutte le abbazie presenti. Per trovare personale sufficiente, fondò, vicino a Bruges, quella che sarebbe diventata l’Abbazia di St. André (1899).

Non ha dimenticato i suoi sogni di apostolato monastico. Il 13 dicembre 1907 Pio X lo nominò ordinario

di Rio Branco, e fu consacrato a Maredsous l’8 ottobre 1906. Le difficoltà incontrate – dovute anche alla sua amministrazione finanziaria – lo costrinsero, il 2 marzo 1915, a dimettersi dalle sue varie responsabilità, ad eccezione del suo missione a Rio Branco.

Nel 1919 torna in Europa e, mentre vive a Cap d’Antibes vicino a Nizza, pubblica una piccola rivista ecumenica intitolata L’Union, di cui nove numeri apparvero tra il 1926 e il 1928. Fu sepolto nell’abbazia di Saint-André-lez-Bruges.

Bibliografia: g. lefebvre, “Un grande monaco e apostolo nel ventesimo secolo”, Bollettino missione 12 (1932). o. rousseau, “Un grande apostolo belga, Mons. van Caloen”, Revisione generale belga 89 (1953) 576-586. p. weissenberger, “Gérard van Caloen, Vescovo e Archabbot della Congregazione brasiliana”, Mensile benedettino 29 (1953) 121–125, 205–215. n. huyghebaert, Biografia nazionale, ed. L’Accademia reale del Belgio (Bruxelles 1866–) sup. 3.1 (1961) 152–162.

[n. huyghebaert]