Campeggio, lorenzo

Cardinale e Presidente del processo a Enrico VIII e Caterina d’Aragona, legati alle Diete di Norimberga e Augusta; b. Milano, Italia, 1472; d. Roma, 25 luglio 1539. Nato da una famiglia bolognese che fece risalire i suoi antenati al 1220 ed era famosa per i suoi numerosi avvocati, scrittori e prelati, Lorenzo divenne professore di diritto all’Università di Bologna. Sebbene fosse padre di cinque figli, abbracciò lo stato ecclesiastico dopo la morte di sua moglie nel 1509. Il suo progresso fu rapido. Fu uditore della Rota nel 1511, vescovo di Feltre l’anno successivo, nunzio presso l’imperatore Massimiliano I nel 1513 e cardinale, luglio 1517. Il suo primo incarico diplomatico importante avvenne nel 1518, quando fu inviato alla corte di Enrico VIII da Leone X per assicurarsi il sostegno inglese in una crociata contro i turchi. Thomas Wolsey ha bloccato il suo ingresso in Inghilterra, fino a quando non è stato nominato colegato. Anche se la missione fallì, Campeggio vinse gli onori di Henry, tra cui una villa (costruita da Bramante) a Roma, l’incaricato degli affari inglesi a Roma e il vescovato di Salisbury.

Dieci anni dopo, quando era stata presentata una petizione per l’annullamento del matrimonio di Henry, Wolsey chiese a Clemente VII di nominare Campeggio giudice del procedimento legale, a causa della sua conoscenza e trattabilità. Nella speranza che l’interesse del re per Anne Boleyn sarebbe svanito con il tempo, Campeggio ritardò il suo arrivo con un comodo attacco di gotta. Una volta in Inghilterra non riuscì a riconciliare la coppia reale e fallì nei suoi successivi tentativi di indurre la regina Caterina a ritirarsi in convento. Dopo una serie di sedute, ha aggiornato gli atti del processo adducendo come motivazione che era arrivato il momento delle vacanze estive. Il dispiacere di Henry portò al licenziamento di Wolsey dalla Corte e alla perdita di prestigio di Campeggio. Mentre stava lasciando l’Inghilterra, il suo bagaglio fu saccheggiato a Dover, a dispetto della sua immunità diplomatica, per prove di tangenti dall’imperatore Carlo V, nipote di Caterina d’Aragona, o per una bolla decretale che definiva le condizioni del divorzio.

Campeggio rappresentò Roma alle diete di Norimberga nel 1524 e di Augusta nel 1530. Sebbene si oppose a qualsiasi riunione del consiglio con i protestanti, ritenendo che potessero essere controllati solo dall’autorità imperiale, fu inviato da Paolo III nel 1538, insieme ai cardinali Giacomo Simonetta e Girolamo Aleandro, per convocare un consiglio a Vincenza. Morì al suo ritorno a Roma l’anno successivo e fu sepolto a Bologna.

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[ev cardinal]