Wette, de, wilhelm martin leberecht ° (1780–1849), studioso biblico e teologo tedesco; nato a Ulla, vicino a Weimar, e morto a Basilea. De Wette proveniva da una famiglia di chierici protestanti di origine olandese. Fu nominato docente privato in teologia all’Università di Jena nel 1805. Dal 1807 al 1810 fu professore di esegesi biblica ad Heidelberg. Su suggerimento di * Schleiermacher fu invitato a unirsi alla nuova facoltà di teologia a Berlino, ma le sue opinioni liberali causarono il suo licenziamento nel 1819. Ritornò a Weimar e vi rimase finché non gli fu offerto il posto di professore di etica e teologia a Basilea nel 1822. Questo segnò l’inizio della seconda fase della sua attività accademica, durante la quale divenne sempre più conservatore nelle sue opinioni, suscitando così l’antagonismo dei razionalisti, ai quali egli stesso aveva precedentemente appartenuto.
Nella sua vita, de Wette è stato uno dei teologi e studiosi religiosi più rinomati. Nella critica biblica, i suoi contributi principali si trovano nei suoi primi scritti: la sua dissertazione sul Deuteronomio, scritta in latino (De criticoexegetica che una copia diversa dai primi due libri del Pentateuco …, 1805) e il suo libro Contributi all’introduzione all’Antico Testamento (2 voll., 1806–07). A fronte dell’ipotesi dei “frammenti” prevalente all’epoca, egli mantenne l’unità del Libro del Deuteronomio e ne sottolineò le qualità uniche, sia nella forma che nei contenuti. Fu lui a collegare il Deuteronomio alla riforma introdotta da * Josiahii Kings 22-23), concludendo che il libro era stato composto in quel periodo. Ha anche affermato che gli Ex Profeti erano stati curati dalla scuola deuteronomista e deprecato l’affidabilità storica dei libri di Cronache. Queste conclusioni alla fine divennero le pietre angolari della moderna cultura biblica e stabilirono de Wette come uno dei grandi studiosi biblici del 19 ° secolo. Un’altra opera degna di nota di de Wette nel campo della critica biblica fu la sua Commenta i Salmi (1811, 18364) che tradisce l’influenza di JG Herder, sottolineando l’aspetto estetico del testo. Questo fu anche il primo tentativo di classificare i Salmi sulla base di generi letterari, un metodo successivamente sviluppato da Hermann * Gunkel. La traduzione tedesca della Bibbia di De Wette (1809–11), compresi gli apocrifi, si distingue per la sua stretta aderenza all’originale, a volte al punto da sacrificare la fluidità delle traduzioni.
bibliografia:
E. Staehelin, Dewettiana, ricerca e testi sulla vita e il lavoro di WML de Wettes (1956); HJ Kraus, Storia della ricerca storico-critica sull’Antico Testamento (1956), 160–79; R. Smend, WML de Wettes lavora sull’Antico e Nuovo Testamento (1958).
[Menahem Haran]