BEN-VENISTE, RICHARD (1943–), avvocato statunitense. Nato a New York, Ben-Veniste proviene da una famiglia sefardita da parte di padre, con le sue radici nel nord della Spagna e in Grecia, e ha origini tedesche e russe da parte di madre. Si è laureato con lode al Muhlenberg College ed è tornato a New York per ottenere la laurea in giurisprudenza alla Columbia University, dove è stato Harlan Fisk Stone Scholar. È entrato a far parte dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a New York direttamente dalla Northwestern University’s law school, dove ha conseguito il master in giurisprudenza nel 1968. Rimase, assegnato prima alla sezione speciale dell’accusa e poi come capo della sezione ufficiale per la corruzione (dove ha perseguito diversi casi celebri), dal giugno 1972, fino all’età di 30 anni, entrando a far parte della principale task force del Watergate, indagando sulle attività del presidente Richard M. Nixon e interrogando i testimoni in relazione alle registrazioni su nastro della Casa Bianca.
È stato Ben-Veniste, un assistente del procuratore speciale, a presentare la dichiarazione di apertura a nome della squadra dell’accusa, composta da sette membri, nel processo di copertura del Watergate, raffigurando Nixon come uno dei cospiratori centrali. In una presentazione di quattro ore, Ben-Veniste ha detto alla giuria che Nixon ha tenuto una “moltitudine di incontri” nell’aprile 1973 con John D. Ehrlichman e HR Haldeman, allora i suoi principali aiutanti e due dei cinque imputati nel processo. Ha anche esposto i dettagli del caso contro gli altri imputati, compreso il procuratore generale John N. Mitchell. Ben-Veniste ha quindi avuto uno dei ruoli chiave nel disfacimento della presidenza di Nixon e nelle dimissioni di Nixon prima che potesse essere messo sotto accusa.
Ben-Veniste ha esercitato la professione legale a Washington, specializzato in contenziosi che coinvolgevano clienti colletti bianchi di alto profilo, tra cui, negli anni ‘1990, le indagini del presidente Bill Clinton e di sua moglie, Hilary, riguardanti l’affare fallito sulla terra noto come Whitewater. Quell’indagine non ha trovato prove di attività criminale da parte dei Clinton.
Nel 2004, Ben-Veniste era un membro democratico della commissione indipendente che indaga sugli attacchi dell’11 settembre, progettati da Osama Bin Laden e Al-Qaeda, al World Trade Center di New York e al Pentagono. In quanto tale egli interrogò duramente Condoleezza Rice, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente George W. Bush, sulla sua valutazione e su quella del presidente di un briefing del 6 agosto 2001, che portava il titolo “Bin Laden determinato ad attaccare all’interno degli Stati Uniti”. La Rice le ha descritte come “informazioni storiche basate su vecchi rapporti – non c’erano nuove informazioni sulle minacce”, una tesi contestata da Ben-Veniste. Ben-Veniste ha svolto un ruolo importante nel plasmare il rapporto finale della commissione, in cui affermava che le amministrazioni Clinton e Bush non erano riuscite a cogliere la gravità della minaccia di Al Qaeda.
[Stewart Kampel (2a ed.)]