Vescovo di Winchester, uno dei preferiti di Poitevin di re Enrico III; d. Parigi, 4 dicembre 1260. Era il figlio minore di Isabella, vedova di re Giovanni, da Ugo X, conte di La Marche, e quindi fratellastro di Enrico III. Aymer andò in Inghilterra nel 1247 e studiò a Oxford. Nel 1250 Enrico III ottenne la sua elezione al vescovato di Winchester, le cui entrate si dice abbia speso in modo stravagante. Fu consacrato a Roma da Alessandro IV, nel maggio del 1260. In alcune occasioni parlò a favore della riforma ecclesiastica, come nel 1253, quando, ironicamente, sollecitò il re a consentire libere elezioni episcopali. Ma Aymer, a differenza del vescovo Walter di Cantelupe, si oppose alla riforma politica delineata nelle disposizioni di Oxford nel 1258, e lui ei suoi fratelli furono costretti dai baroni a lasciare il paese. Notevole il documento dei baroni, che giustificava questa azione al papa: sosteneva che i fratelli Lusignano con la loro irresponsabilità avessero danneggiato la corona e che la Comunità non avrebbe mai tollerato il loro ritorno.
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[H. mayr-harting]