Una fede religiosa stabilita durante la rivoluzione francese da un decreto della Convenzione nazionale (7 maggio 1794). La festa dell’Essere Supremo fu celebrata l’8 giugno 1794, in sostituzione della domenica di Pentecoste. Maximilien Robespierre ei suoi sostenitori, in particolare Georges Couthon, che affermava che l’ateismo era aristocratico e la fede in un Essere Supremo era repubblicano, inaugurarono il nuovo culto con una cerimonia elaborata nei Giardini delle Tuileries. Jacques David, il pittore ufficiale della Rivoluzione, e Gardel, maestro di balletto dell’opera, hanno progettato lo spettacolo, a cui hanno partecipato la Convenzione Nazionale e un ampio concorso di parigini. Robespierre presiedeva come pontefice, anche se alcuni dei suoi colleghi lo chiamavano dittatore o tiranno. Questa funzione segnò l’apice del dominio di Robespierre; anche durante la cerimonia mormorii lo assalirono. Il culto era basato sulle idee di Rousseau e aveva due principi: l’esistenza di un Essere Supremo e l’immortalità dell’anima. Il tempio di questo Essere era l’universo; la natura era il suo sacerdote. L’unico culto da rendere a questo Essere Supremo era la pratica dei “doveri dell’uomo”; le principali tra queste erano l’odio per la tirannia e la difesa degli oppressi. Il culto era filosoficamente e teologicamente debole e dipendeva dalla retorica per ottenere aderenti.
I radicali estremi consideravano il culto reazionario, poiché bruciava l’ateismo in effige e lo sostituiva con un simbolo ignifugo di saggezza. Alcuni cattolici ingenui hanno concluso che il culto ha segnato la fine del periodo di scristianizzazione della Rivoluzione. Il proletariato cittadino non era convinto da questa propaganda spiritualista. Anche i parigini che hanno partecipato all’inaugurazione del culto lo hanno considerato parte della religione del patriottismo. Si erano abituati ai riferimenti all’Essere Supremo nelle dichiarazioni ufficiali dal 1789. Il culto ufficiale ebbe vita breve; quando Robespierre cadde (28 luglio 1794), scomparve rapidamente. Un culto simile, la teofilantropia, lo sostituì. Entrambi usavano Volney’s Catechismo del cittadino come il loro manuale.
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[m. lawlor]